Di MASSIMO PINNA
Girifalco, paese dell’acqua, ma non in estate. Spesso e volentieri, infatti, in questi giorni tra fine luglio e gli inizi di agosto sta mancando l’acqua potabile nei rubinetti della cittadina.
Una volta di mattina, l’altra di pomeriggio, a volte per poche ore, altre di più, cresce il disagio dei cittadini.
E in questo periodo post-Covid o quasi, che coincide anche con il rientro, almeno in parte di cittadini dall’estero e turisti, la problematica comincia a pesare.
Anche perché, come noto, dal 28 aprile, il Comune è commissariato. In attesa delle elezioni comunali del 21 settembre.
Comprensibile, dunque, la preoccupazione di cittadini e gruppi politici, tra istanze, proteste social, istanze al Comune e alla Prefettura di Catanzaro.
La paura è che, commissario straordinario a parte, e chiusura parziale degli uffici comunali causa misure anti-Covid, tra ufficio tecnico e vigili urbani, la cosa stia sfuggendo di mano. Specie, lamentano molti cittadini, a loro dire, per l’uso privato per giardini e quant’altro, che dell’acqua pubblica, molti farebbero.
Insomma, agosto entrato, c’è allarme.
A denunciare pubblicamente il problema e richiedere l’intervento urgente delle Istituzioni, il gruppo di centrosinistra con Viviamo Girifalco con Teresa Signorello e il M5s con Luigi Antonio Stranieri.
Viviamo Girifalco, con Teresa Signorello chiede “un pronto intervento del Comune di Girifalco e degli uffici preposti, per dare immediata risposta alle giuste istanze dei cittadini, di quelli in rientro, e dei turisti. "Ho sollecitato - sottolinea Teresa Signorello - l'ufficio tecnico nella persona dell'ingegnere Maurizio Benvenuto".
Mentre, Luigi Stranieri (M5S), interroga il commissario prefettizio di Girifalco e l’ufficio tecnico chiedendo “che venga istituito ufficialmente ed al più presto possibile un apposito Tavolo tecnico al quale possano aderirVi i cittadini appartenenti alle diverse associazioni presenti nel territorio comunale con l’eventuale aiuto o sostegno di esperti al fine d’individuare le soluzioni più consone nei confronti di tale – e mai risolta - emergenziale tematica ed il cui disagio è ormai indifferibile”.
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