di CARLO PIROSO e ALBERTO TIRIOLO*
Le ultime notizie relative al trasferimento di persone positive al Covid in una realtà alberghiera di Gasperina da Amantea ci fa rimanere basiti non tanto per la motivazione di origine che potrebbe essere quella di alleggerire Amantea, quanto di trasferire pazienti in una realtà non congrua dove, nel caso di fuga, sarebbero incontrollabili.
Non riusciamo a capire la motivazione di queste migrazioni punto punto in Calabria. Noi abbiamo una grande tradizione di accoglienza, ma non può essere trasformata in migrazione infettiva.
Siamo fortemente preoccupati perchè le persone non sono pacchi da spostare, ma uomini da curare e, nel caso, da assistere, quindi lo spostamento non può essere considerato come alleggerimento, ma solo foriero di cure. In alternativa, la già difficile situazione di Amantea può diventare situazione difficile a Gasperina o a Curinga o Rosarno. In qualsiasi luogo la diffusione del virus è difficile da gestire, pertanto chiediamo alla Prefettura chiarezza sulle motivazioni, sicurezza nella gestione della infezione perchè a noi sembra che chi sta gestendo questa situazione non abbia ben chiaro le dinamiche di questo virus che si sposta sulle gambe degli uomini.
Vigiliamo con attenzione, pronti a qualsiasi azioni a tutela del nostro territorio e di quello di Amantea, dove è necessario circoscrivere l’infezione non però diffondendola in tutta la Regione.
Le nostre strutture sanitarie non sono in condizione di sostenere questi impatti e, quindi, è consigliabile in questo momento riflettere sulle politiche di accoglienza ulteriore. Stiamo combattendo una guerra batteriologica, non è filosofia politica solidale, è questione di vita o di morte non solo fisica, ma anche sociale e soprattutto economica.
Carlo Piroso
(Liberamente Calabria)
Alberto Tiriolo
(Centro studi politico sociale don Francesco Caporale)
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