di STEFANIA PAPALEO
Sarà eseguito domani mattina, 3 novembre, alle 9,30, l'esame tossicologico sul corpo di Simone Canale, il collaboratore d giustizia della provincia di Reggio Calabria trovato morto a Biella, lo scorso 22 ottobre, in circostanze ancora tutte da chiarire.
Poche ore fa il sostituto procuratore, Teresa Angela Camelio, per non lasciare nulla a caso, ha conferito l'incarico al consulente tecnico, Claudia Vignali, formulando un quesito ben preciso: "accerti il C. T., esaminati gli atti, la documentazione, nonchè il materiale prelevato dal dr Tajana (il medico legale che ha eseguito l'autopsia, ndr) in sede autoptica ed ogni atro reperto utile, essendo necessario un approfondimento di carattere chimico-tossicologico, quali siano state le cause che hanno determinato il decesso in data 22/10/2020 di Canale Simone. Precisi altresì ogni altro elemento utile ai fini di giustizia".
Due mesi è il tempo richiesto per il deposito della consulenza e, solo a quel punto, si potrà davvero dare una prima volta alle indagini che ruotano intorno al quarantenne che, con le sue dichiarazioni rilasciate dalla Dda di Reggio Calabria, ha contribuito a far luce su diversi fatti di 'ndrangheta. Attualmente si trovava in un alloggio presso la pizzeria di una sorella, lì dove la mattina del 22 ottobre è stato trovato senza vita.
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