Oggi sopralluogo della Regione all'episcopio di Squillace. Ancora l'ombra di debiti sommersi

di PAOLO CRISTOFARO

Il Comune di Squillace è in dissesto dal 2014. L'ammontare dei suoi debiti - fino a quella data - era di circa 6 milioni di euro. Tra mille difficoltà, l'Ente sta cercando di rimettere ordine nei suoi quadri economici e sta cercando di mettere all'asciutto i bilanci dopo il naufragio. Sarà sicuramente una procedura lenta e faticosa, che, indipendentemente dalle amministrazioni che si succederanno, proseguirà per molti anni. Ma, ancora, l'ombra di debiti nascosti e di situazioni torbide inquieta i più acuti osservatori della realtà politica e amministrativa squillacese. 

Sapevamo già - lo abbiamo appurato da una ricognizione sui residui passivi, effettuata qualche mese fa dal commissario prefettizio Giuseppe Belpanno - che tra i tanti debiti "in sospeso" dell'Ente vi erano circa 213 mila euro per "lavori di consolidamento dell'episcopio". In realtà, la cifra parrebbe essere di molto superiore. Già alla caduta della passata giunta, il primo cittadino - sempre Pasquale Muccari, attuale sindaco rieletto - aveva segnalato, tramite una brochure diffusa brevi manu (un riassunto dell'attività svolta), che diverse centinaia di migliaia di euro erano state spese per la struttura del seminario di Squillace. 

Ieri, il primo cittadino ha postato sul suo account Facebook una foto con il governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, sottolineando che è stato convocato un tavolo tecnico  "per sottoporre all'attenzione del Presidente Oliverio alcune problematiche" di Squillace. Il post diceva, inoltre, che oggi si terrà un sopralluogo dell'Architetto Schiava, dirigente del Settore Beni Culturali, proprio all'episcopio di Squillace. 

Stando ad alcune indiscrezioni, parrebbe che parte dei lavori sopramenzionati - o forse tutti - sarebbero stati avviati contando su un finanziamento regionale. E sembra proprio che il sopralluogo di oggi sia dovuto ad una volontà, da parte della Regione Calabria (forse su invito del sindaco Muccari), di verificare l'effettivo svolgimento dei lavori o di prenderne pienamente coscienza, dato che, stando a quanto riferitoci da Muccari stesso, il costo complessivo dei lavori portati a termine non ammonterebbe soltanto ai 213 mila euro di passivo segnalati nella ricognizione di Belpanno; non ammonterebbe neppure agli oltre 400 mila euro che Muccari aveva segnalato nella brochure di fine mandato (settembre 2018). La cifra di cui si parla si aggirerebbe intorno ad 1 milione di euro.

Forse che una spesa superiore al previsto abbia messo a rischio il finanziamento regionale? Forse che i soldi del finanziamento non bastano per un'opera che ha richiesto molto di più? E in che modo, se quest'ipotesi fosse confermata dai fatti, si sarebbero raggiunti costi superiori? Di certo, per ora, non sappiamo nulla di preciso, almeno finché i dovuti accertamenti non metteranno luce sulla vicenda. Nel frattempo, attendiamo il sopralluogo previsto per la mattinata di oggi, intorno alle 11. Potrebbe concludersi così una difficile pagina finanziaria del Comune di Squillace o - ci auguriamo di no - prospettarsi l'ennesimo naufragio. 

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