di EDOARDO CORASANITI
Il Tribunale della Libertà ha annullato la misura cautelare della sospensione dal lavoro a Marcello Ferro e Giorgio Costantino, entrambi indagato nell'ambito dell'operazione "Cartellino Rosso" condotta dalla Guardia di finanza e dalla Procura del capoluogo e che il 24 aprile scorso ha colpito 57 dipendenti e dirigenti dell’Asp e dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro accusati di assenteismo o allontanamento dal posto di lavoro. A quindici di questi è stato notificato l'avviso di conclusioni delle indagini con la misura di sospensione dal lavoro.
A Ferro, 57 anni, di Catanzaro, difeso dall'avvocato Saverio Loiero, vengono contestate 237 ore di assenza dal servizio, 2560 euro: ad aprile il Gip dispone un anno di sospensione dal lavoro, mentre la Procura aveva chiesto il carcere; a Costantino, difeso da Vittoria Aversa e Francesco Rotundo, le accuse parlano di 12 ore di assenza, 138,29 euro di indebita percezione per un totale di 3 mesi di sospensione dall'attività professionale (gli inquirenti volevano l'obbligo di presentazione alla Pg).
Ora il Tdl ribalta tutte e due le misure, restituendo la possibilità a Ferro (ora dipendente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, al tempo dei fatti dipendente dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro) e a Costantino (dipendente dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro) di ritornare sul posto di lavoro
Sono 7 (su sette casi esaminati) le misure cautelari finora annullate dal Tribunale della Libertà.
La prima è stata quella nei confronti di Carlo Nisticò (difeso dall’avvocato Giuseppe Fonte), inizialmente sospeso per un anno e accusato di aver percepito impropriamente circa 2600 euro;
Giuseppe Folino Gallo (difeso da Eugenio Perrone), 9 ore, 135,24 euro, inizialmente sospeso per 3 mesi;
Maurizio Mazziotti (difeso da Domenico Pietragalla e Francesco Pullano), 28 ore di assenza, 426,30 euro, inizialmente sospeso per sei mesi.
Antonio Aloi (difeso da Giuseppe Vetrano), 7 ore di assenza, 125.48 euro, e a cui il Gip aveva applicato 3 mesi di sospensione;
Enrico Caruso (difeso da Aldo Casalinuovo), 66 ore di assenza, 647 euro, inizialmente sospeso per sei mesi.
Marcello Ferro (difeso da Saverio Loiero): (237 ore di assenza dal servizio, 2560 euro, inizialmente sospeso per un anno;
Giorgio Costantino (difeso da Vittoria Aversa e Francesco Rotundo), 12 ore, di assenza 138,29 euro,inizialmente sospeso per 3 mesi di sospensione).
Diversa la posizione di Mario Mangiacasale (34 ore di assenza, 664 euro di illecita acquisizione), difeso dall'avvocato Antonio Chiarella: colpito dalla misura cautelare, lo stesso Gip ha dichiarato l'inefficacia della sospensione in quanto al momento dell'esecuzione l'indagato era già andato in pensione.
Il 21 luglio invece si terrà l'udienza al Tribunale del Riesame per Rosario Tomarchio (difeso dall'avvocato Aldo Ferraro), 56 anni, di Soveria Mannelli (CZ), dipendente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, sospeso per sei mesi con l'accusa di essersi assentato 28 ore e aver percepito indebitamente 440 euro.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736