"Giovanni Siclari, sindaco di Villa San Giovanni, ha ricevuto "un ritorno in termini di consenso politico-elettorale" da "illeciti rapporti di cointeressenza" con il presidente del Cda di Caronte e Tourist".
Lo scrive il gip di Reggio Calabria nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere con cui ha disposto i domiciliari per entrambi nell'operazione "Cenide" con l'accusa di corruzione (LEGGI QUI).
L'azione di pressione dei vertici della società Caronte e Tourist, segnatamente di Repaci, scrive il gip, "si rivelano anche con le risultanze investigative raccolte e versate in atti con riferimento all'ipotesi corruttiva". Emerge infatti come Repaci, "si sia mosso anche sul fronte politico, individuando quale suo interlocutore il sindaco Giovanni Siclari al fine di assicurarsi l'affidamento dell'area sulla quale la sua società aveva progettato la realizzazione dei lavori in argomento, area che risultava di proprietà Anas".
Il gip, a tale proposito, afferma come "le investigazioni hanno dimostrato la sussistenza di illeciti rapporti di cointeressenze tra Repaci e Siclari, il quale, benché consapevole dell'illegittima occupazione del suolo Anas su cui insistevano i lavori posti in essere dalla Caronte e Tourist, ha fatto pesare la sua influenza politica per ottenere dalla società di navigazione indebiti vantaggi che si sono concretizzati in assunzioni di persone e contributi economici e quindi, in un ritorno in termini di consenso politico-elettorale".
In particolare, secondo l'accusa, Siclari, sapendo che la Caronte e Tourist aveva in corso lavori per la riorganizzazione della biglietteria su un'area di proprietà di Anas, in assenza di un provvedimento concessorio da parte del Comune, "si opponeva, in Consiglio comunale, alla mozione di un consigliere di minoranza volta a chiedere ai competenti uffici comunali di disporre la sospensione dei lavori nelle more delle opportune verifiche circa l'effettiva proprietà delle aree interessate".
Inoltre avrebbe sollecitato Anas per la stipula di una convenzione di concessione con il Comune per cederla poi in subconcessione alla Caronte & Tourist. In cambio, Repaci avrebbe promesso del figlio del consigliere comunale Angela Vilardi chiesta dallo stesso Siclari, è scritto nel capo di imputazione, "che, così facendo, intendeva assicurarsi il voto favorevole in consiglio della stessa Vilardi", un'altra assunzione e l'erogazione in favore del comune di almeno 8000 euro per l'organizzazione di manifestazioni culturali, sportive, ricreative e turistiche".
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