Operazione "Genesi". Il giro di sesso e soldi tra il giudice e le "sue" avvocatesse

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images Operazione "Genesi". Il giro di sesso e soldi tra il giudice e le "sue" avvocatesse
Petrini e Tassone
  15 gennaio 2020 16:30

di TERESA ALOI

Prestazioni sessuali. Almeno sedici, gli episodi documentati nel corso delle investigazioni dal febbraio 2019 al giugno dello stesso anno con un'avvocatessa che risulta indagata nell'operazione "Genesi".  

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Intratteneva relazioni sessuali abituali, Marco Petrini, il presidente della II sezione della Corte d’Assise d’appello nonché presidente della Commissione tributaria provinciale, coinvolto nell’operazione "Genesi"  (LEGGI QUI TUTTI I NOMI ), abusando della sua qualità e dei suoi poteri.

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E prendeva anche soldi. Quattromila euro euro in contanti quelli consegnati dall' avvocatessa nel corso di un incontro tra i due nell'ufficio del magistrato presso la Commissione tributaria provinciale di Catanzaro. 

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E poi, ancora, un capitolo a parte dell'ordinanza è dedicata al rapporto tra Marco Petrini e Maria detta "Marzia" Tassone, avvocato del foro di Catanzaro finita ai domiciliari (la professionista è difesa dall'avvocato Antonello Talerico  insieme  al collega Antonino Curatola) . Rapporto che, secondo gli investigatori, andavano ben oltre quello professionale.

"Le immagini registrate (in modalità audio video) - si legge infatti nell'ordinanza - attestavano che il rapporto tra i due andava ben oltre quello professionale ed era assolutamente  confidenziale anzi intimo (sessuale)". 

In un caso, ad esempio, l'avvocato catanzarese avrebbe riferito al magistrato di avere avuto "alcuni problemi (non meglio specificati)  con due colleghi. 

"Nessun dubbio - scrivono gli inquirenti -  sui rapporti effettivi che legavano il Petrini alla Tassone: durante un incontro registrato il 7 marzo 2019  i due consumavano un rapporto sessuale. Appariva, dunque, che i favori sessuali concessi dalla Tassone costruissero utilità per il giudice Petrini rispetto agli "aiuti" forniti dal magistrato all'avvocato Tassone, in vari processi  ". 

E' a lui che il legale chiedeva "consigli  in relazione ad una udienza  dinanzi al tribunale del Riesame per un suo assistito".

Di contro è  il magistrato a riferirle che a breve  "sarebbe dovuto uscire  un concorso per funzionario giudiziario  e al riguardo la esortava  a parteciparvi, in quanto,  come lascia intendere, l'avrebbe aiutata  a superalo". 

"Davvero? Ma lo posso fare io...quasi quasi lo faccio?" chiede l'avvocato e il magistrato: "due posti...pensaci in caso lo fai". Mentre lei si preoccupava di sapere quale fosse lo stipendio,  il magistrato la rassicurava: "Mille e 800 euro al mese. Però tu sei scaltra" le rispondeva alla sua risata. 

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