Operazione "Genesi". Indagato per corruzione il cancelliere della Commissione tributaria, Massimo Sepe

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images Operazione "Genesi". Indagato per corruzione il cancelliere della Commissione tributaria, Massimo Sepe
La sede della Commissione tributaria a Catanzaro
  27 febbraio 2020 12:25

Le dirompenti dichiarazioni rilasciate dal giudice Marco Petrini ai magistrati della Procura di Salerno iniziano a lasciare sul campo le prime vittime. A finire nel mirino della Finanza nell'ambito dell'inchiesta "Genesi" (LEGGI QUI) anche Massimo Sepe,  cancelliere della Commissione tributaria provinciale di Catanzaro, raggiunto da un avviso di garanzia per il grave reato di corruzione. Stamattina una perquisizione nella cancelleria dove presta servizio da anni è stata finalizzata a trovare i riscontri alla pesante ricostruzione dell'accusa, che lo avrebbe visto  consegnare a Petrini " orologi preziosi del tipo Panerai, Hublot, Rolex gmt master e Cartier in cambio del suo interessamento finalizzato ad ottenere l'accoglimento dei ricorsi presentati dai contribuenti avverso gli avvisi di accertamento   dell'agenzia delle Entrate e della Guardia di finanza". 

Ed è sulla scorta dell'interrogatorio di Petrini  reso al pubblico ministero il 5 febbraio scorso che gli inquirenti stamattina hanno proceduto a questa perquisizione negli uffici della Commissione tributaria di Catanzaro perché ritengono "che nei luoghi  si trovino documenti,  immagini, oggetti,  beni,  denaro nonché  chiavi di cassette di sicurezza e casseforti, cose su qualsiasi supporto,  utili ai fini dell'accertamento del reato". 

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E ancora. Si cercano  documenti "utili a comprendere le modalità di assegnazione dei ricorsi della commissione tributaria ai singoli giudici competenti" o "segnalazioni istanze dirette  al giudice Petrini in relazione ai ricorsi". O ancora "documentazione utile  ad evidenziare  eventuali sproporzioni tra i redditi dichiarati degli indagati e le disponibilità economiche  con le spese sostenute". Senza dimenticare "documenti utili ad identificare i corruttori". 

Si cerca dappertutto.  Nell'abitazione di Sepe, a Crotone,  nell'ufficio  alla Commissione tributaria, a Catanzaro,  e in tutti  gli immobili che saranno individuati nella disponibilità di Sepe,  nonché in tutti i veicoli in uso a lui. 

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