Primo giorno di scuola/6. Cupello: "Emerge prepotente il bisogno di normalità, la voglia di esorcizzare la paura"

di ELENA CUPELLO*

Il primo settembre è giunto. no...L'attesa è finita. no... L'incubo è terminato: torniamo a scuola. no... Il Piano di riavvio è pronto e non c'è bisogno di modifiche. no...Ogni "incipit" per il Collegio sembra inadeguato, poche, caute certezze alternate a  timori  accompagnano ogni giornata. 

Ma #andràtuttobene e #celafaremo sono i mantra che accompagnano le nostre giornate e in fondo al cuore ognuno di noi ha questa convinzione: sicuramente è stato fatto il possibile per garantire il rientro in sicurezza alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi. 

Nelle lunghe notti insonni i pensieri corrono veloci: distanziamento  in classe (c’è!), numero aule (calcolate!), numero di accessi (fatto! ), laboratori (ci sono), i device per gli alunni (progetti approvati!), la connettività (ci stiamo organizzando)…

Emerge prepotente il bisogno di normalità, la voglia di esorcizzare la paura e di rimuovere il buio (in ogni senso) inverno trascorso in casa, nell’incertezza…ed ecco affiorare timidamente, come un bucaneve, le nostre studentesse e i nostri studenti, che tra qualche giorno ripopoleranno le aule,  le cui voci riempiranno i corridoi e strapperanno a tutti noi sorrisi … sono loro il nostro presente, il nostro futuro, la nostra VITA!

*Dirigente scolastico IPSEOA "S.FRANCESCO" PAOLA -CS

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