Regionali. Pd con il fiato sospeso attende le decisioni di Rubbettino ancora incerto. La base dem chiede (invano) a Zingaretti le primarie

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Nicola Zingaretti

enzocosentinopolitica

  17 novembre 2019 12:16

di ENZO COSENTINO

Continuano a sanguinare le ferite del Pd calabrese. La proposta fatta dal segretario Zingaretti all’editore di Soveria Mannelli, Florindo Rubbettino, non ha avuto l’effetto “tampone emostatico”. Anzi ha funzionato da “coltello nella ferita”. A voler leggere come realistiche espressioni di una base calabrese del Partito l’alzata di scudi contro la eventuale candidatura di Rubbettino, il quadro della situazione politica in casa dem è una macchia nera e confonde non poco le idee a quella parte di elettorato che è ancora fedele. Nel contempo potrebbe convincere tanti a continuare a non avere fiducia (politica) nel Partito spostando - è probabile- il gradimento verso quell’ “Italia viva” (che deve comunque dimostrare sui mali della regione la sua “vitalità programmatica” e la volontà di inserire forze nuove e vive a prescindere dai gradi conquistati nel corso della militanza Pd) che non correrà, però, alle regionali. In tal caso viene da chiedersi su chi saranno indirizzati i voti dei politici calabresi più rappresentativi passati dal Pd a fianco di Renzi. 

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Quale sarà la risposta del segretario nazionale alla richiesta dei 100 firmatari di una petizione per indire le primarie per la candidatura a presidente entro l’otto dicembre, indirizzata a segretario nazionale? L’alzata di scudi viene liquidata da Zingaretti, Oddati e Graziano come una manovra destabilizzante degli oliveriani il cui leader, Mario Oliverio, verrebbe già considerato come prossimo “licenziato” dal Partito. Il verificarsi di questa eventualità priverà il Partito Democratico di un bel gruzzolo di voti: quelli che finiranno nel calderone della coalizione di centrosinistra a rimorchio di Oliverio. Una domanda che andrebbe rivolta al Commissario regionale del Pd, Stefano Graziano, e al componente la segreteria nazionale del Partito, Nicola Oddati, che hanno di fatto gestito il conflitto interno con Oliverio: Mario Oliverio e la maggioranza di centrosinistra che ha governato la Calabria ha operato bene o male? Ha governato per difendere soltanto il potere riservandolo a pochi e in dispregio alle necessità di una Calabria e anche contro i progetti di sviluppo elaborati dal Partito? Queste cose vorrebbero sapere i calabresi prima del voto.

Tornando alla situazione della candidatura Rubbettino, caldeggiata fortemente oltre che da Agazio Loiero anche dal deputato catanzarese Antonio Viscomi, non mancano i rumors secondo cui  il diretto interessato sarebbe spinto ad una risposta di disimpegno in considerazione della situazione politica attualmente in atto nel partito che lo ha proposto. Una proposta che comunque in caso di accettazione passerà al vaglio degli altri partner del centrosinistra guidato dal Pd.   Non vi è dubbio che per l’editore imprenditore queste ultime ore di riflessione politica sono parecchio intense e con tanti interrogativi.

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