Per decifrare qualche indizio di verità nell'intricato mosaico che porterà alla candidatura del centrodestra non resta che usare un briciolo di logica. Tornando al recente incontro non risolutivo dei giorni scorsi fra Berlusconi, Salvini e Meloni, l'ipotesi più accreditata è che la trattativa si sarebbe fermata davanti al nome di Jole Santelli, senza tuttavia l'annuncio ufficiale. Che il nome della deputata sia in pista non ci sono dubbi. Non soltanto per l'impensabile rottura consumatasi in pubblico ieri con Mario Occhiuto, che ha parlato di "tradimento di persone amiche", ma perché appunto rispetto a tutte le altre circostanze la Santelli non ha smentito ufficialmente di essere il piano B e non ha fatto, come accaduto una settimana fa, alcuna estrema difesa del sindaco di Cosenza.
Occhiuto che minaccia di candidarsi ugualmente (come l'altro Mario, Oliverio) è una ipotesi "spuntata". Nessun big di Forza Italia che aveva sposato "il progetto" dell'architetto la pensa come il fratello Roberto, che all'appartenenza al partito preferisce il cognome (Occhiuto). Fino a ieri, nella città dei bruzi si sono alternati degli emissari preposti a far desistere Mario dall'impuntarsi. Gli avrebbero rappresentato che il "lodo Santelli" per lui sarebbe il male minore perché prima o poi avrà un ruolo nella prossima legislatura regionale. Ma arrivati a questo punto della sfiancante partita sul candidato, lo stesso coordinamento regionale (più la delegazione parlamentare) sarebbe pronta (anche con un documento) a difendere la scelta Santelli, dicendo che Occhiuto da solo non vale che qualche punto percentuale. Il "lodo Santelli" sarebbe nato di fronte all'impossibilità di travalicare il veto leghista su Mario Occhiuto, con viaggi della speranza della delegazione calabrese, fra Roma e Milano, proprio il giorno prima dell'incontro fra i tre big nazionali. A Milano la Santelli c'era. La "storia" su Instagram della Pascale, compagna di Berlusconi e amica di Jole, "Amo la Calabria", è stata una traccia social (LEGGI QUI).
Fonti del coordinamento regionale sostengono che la partita sia sostanzialmente chiusa con Santelli candidato-governatore del centrodestra unito. Aggiungono che l'attesa di qualche giorno per l'ufficialità era necessaria proprio per far indorare la pillola a Mario Occhiuto. Questa è la parte meno logica. Se avessero chiuso il cerchio, Berlusconi, Meloni e Salvini avrebbero già annunciato il nome. Evidentemente l'accordo ancora non c'è. Un giro di telefonate potrebbe sovvertire tutto, anche con un altro "lodo" e quindi un altro nome. Salvini è atteso in Calabria per giovedì. La logica vorrebbe che arrivi con un candidato designato. Il capitano, in un'intervista al Corriere della Sera, ha detto che si deciderà entro sabato. E' forse l'ultima settimana di passione. (g.r.)
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