Rinascita Scott. Il Ministero della Giustizia punta gli occhi sul palazzetto provinciale "PalaMaiata" per ospitare il processo

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Il Palamaiata
  27 febbraio 2020 18:46

di EDOARDO CORASANITI

Un palazzetto dello sport. Un tempio dell'agonismo che solitamente accoglie spalti, cori, slogan, urla e momenti di tensione sportiva e che a breve diventerà il teatro dello scontro tra Stato e anti Stato, tra accusa e indagati. In mezzo, lo Stato di diritto che per funzionare spesso evita cori, slogan, urla e che quindi ora dovrebbe calare in un silenzio alternato da parole, atti giuridici, prove e sentenze sulla libertà individuale di centinaia di persone. 

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L'indagine antimafia "Rinascita- Scott" dovrebbe trovare il suo sbocco processuale nel palazzetto provinciale di Vibo Valentia: il "PalaMaiata". 
E' questo il luogo di maggiore gradimento del Ministero della Giustizia, che oggi ha eseguito un sopralluogo con due ingegneri, Salvatore Vizzini e Marco Nasso, e che quindi potrebbe prendere in locazione la struttura.

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Al momento gli indagati sono 416 e, data la mole di atti e fascicoli, l'avviso di conclusioni indagini e della successiva richiesta di rinvio a giudizio è ancora lontana. 
E anche se ancora non è prevedibile per quanti verrà chiesto il processo (in linea teorica la Procura potrebbe chiedere l'archiviazione per alcuni indagati), il fattore organizzazione diventa decisivo.  Il Palamata, posizionato in periferia, è capace di ospitare fino a 3500 persone e quindi potenzialmente in grado di contenere il flusso umano che arriverà a Vibo Valentia per assistere (o per lavorare, come nel caso di avvocati, magistrati e giornalisti) ad uno dei più voluminosi processi della storia calabrese, o "il più grande blitz dopo quello del maxi processo di Palermo",  per dirla alla Nicola Gratteri, il capo della Procura di Catanzaro che oltre a guidare l'indagine si è fatto carico di andare alla ricerca di un luogo adatto e capiente per ospitare "Rinascita Scott". Lui stesso, all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Catanzaro, aveva lanciato l'allarme: "L'alternativa sarebbe l'aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo". 

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Intanto domani in Corte d’Appello di Catanzaro si terrà un incontro sponsorizzato dal presidente della Corte d'Appello, Domenico Introcaso, e a cui parteciperanno il capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria Barbara Fabbrini, il procuratore Nicola Gratteri, il presidente della Provincia di Vibo Valentia Salvatore Solano, i tecnici provinciali e quelli del Ministero della Giustizia e anche il presidente della Tonno Callipo, Pippo Callipo, che disputa l'A1 di volley proprio nella struttura su cui il Ministero della Giustizia ha definitivamente puntato gli occhi. 

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