Rinascita Scott. La difesa di Pittelli chiede il giudizio immediato per “saltare” l’udienza preliminare

L’avvocato è detenuto da 8 mesi a Nuoro. Nelle scorse settimana è stata denunciata dai suoi legali la pessima condizione di salute

di EDOARDO CORASANITI

L’11 settembre a Roma è fissata l’udienza preliminare del maxi processo “Rinascita Scott”, l’inchiesta su ‘Ndrangheta, massoneria e politica che porterà oltre 450 imputati al vaglio del Gup. 

Tra di loro c’è anche Giancarlo Pittelli, avvocato, ex parlamentare, detenuto in isolamento da 8 mesi nel carcere di Nuoro con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

Ma i suoi legali, Guido Contestabile e Salvatore Staiano, in queste ore hanno depositato al Gup la richiesta di sottoporre Pittelli al giudizio immediato, il rito che consente di saltare l’udienza preliminare e approdare direttamente al dibattimento. Nei prossimi giorni il giudice, valutate le condizioni di applicabilità del rito, deciderà se accogliere o meno la richiesta dei legali. 

La soluzione adottata dagli avvocati consente di velocizzare la macchina della giustizia, evitando la fase dell’udienza preliminare e procedendo verso la definizione di un giudizio davanti al Tribunale e in contraddittorio tra le parti. 

Giancarlo Pittelli è in carcere dal 19 dicembre scorso: i Carabineri gli notificano l’ordinanza di custodia cautelare Rinascita Scott. Da quel momento, nonostante la riqualificazione e alleggerimento delle accuse (prima era accusato di associazione a delinquere, poi di concorso esterno con reati fine, quest’ultimi annullato dalla Cassazione), è in carcere, in isolamento e in pessime condizioni di salute (LEGGI QUI):  finora sono state sempre rigettate le istanze di scarcerazione avanzate al Tdl, Gip e Cassazione (LEGGI QUI) 

CLICCA QUI