Scuola. Alla "Pascoli" e alla "Patari" si rientra in classe senza paura ma con prudenza (VIDEO)

di VALENTINA CELI

A Catanzaro un piccolo esercito di zainetti colorati staziona davanti i cancelli delle scuole. Oggi, dopo 6 mesi di attesa, anche gli alunni di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado tornano sui banchi. Davanti a Patari e Pascoli è impossibile evitare gli assembramenti: i ragazzini attendono l’orario di entrata in classe accompagnati da una moltitudine di genitori, nonni e babysitter, che si affollano sui marciapiedi limitrofi, imponendo al traffico cittadino un ritmo tutt’altro che sostenuto.

Tante le emozioni legate al nuovo inizio: dalla velata preoccupazione dei genitori, al mix di ansia e felicità degli studenti che finalmente ritrovano con i compagni. Quasi tutti però si dicono entusiasti del ritorno in classe, che segna l’agognata ripresa della normalità, seppur moderata dalle norme anti-contagio.

“Noi genitori, ma soprattutto i bambini la stanno vivendo benissimo – racconta una mamma fuori dalla Pascoli – loro non vedevano l’ora di riniziare”. “Senza paura, ma con prudenza - le fa eco un’altra madre – dev’essere questo il nostro motto per quest’anno”.

Nessuno prende il pericolo del coronavirus a cuor leggero: “Mi aspetto un anno un pochino diverso per via del Covid – confessa un’alunna della Patari – ma speriamo bene!”

All’interno dei cortili degli edifici scolastici i professori si affannano per cercare di rendere l’entrata più celere e ordinata possibile, chiamando le classi all’appello, una per una. In breve tempo ragazzini sono accompagnati nelle aule e gli accompagnatori restano fuori a commentare questo peculiare inizio di anno scolastico. La maggioranza si dice sicura che le norme anti contagio negli istituti siano più che sufficienti per evitare rischi per gli studenti, ed elogiano la buona gestione dei dirigenti scolastici nel periodo dell’emergenza.

Il rientro a scuola alla "Patari"

“L’istituto Patari è sempre stato comunicativo, anche negli anni scorsi – commenta un papà – onestamente siamo informati su tutto quello che sarà l’organizzazione”.

Secondo le famiglie, il periodo trascorso a casa, fra video lezioni e didattica a distanza non è stato del tutto negativo: è servito a responsabilizzare i ragazzini e a far loro comprendere l’importanza della scuola e del rapporto studente-insegnante.

E quindi, cosa si augurano i ragazzi per questo anno scolastico? “Di andare bene a scuola – dice un alunno al primo anno della Pascoli - ma anche di divertirci!”.

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