Staffetta precari-idonei fra Pugliese e Mater Domini: arriva un clamoroso stop. I dubbi del direttore amministrativo

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L'ingresso dell'Asp di Catanzaro e dell'ex Pugliese (dove c'è una parte rilevante di amministrativi della Dulbecco)
  22 novembre 2019 21:03

di GABRIELE RUBINO

Non c'è pace nella sanità catanzarese. Quando sembrava archiviata la staffetta precari-idonei fra Pugliese-Ciaccio e Mater Domini, oggi si è registrato un brusco stop. Il Pugliese-Ciaccio era pronto ad assumere 56 unità (43 Oss e 13 infermieri) attingendo dalle graduatorie vigenti e Mater Domini ad accogliere i precari licenziati dall'altro ospedale catanzarese. Ma la "pratica" è stata congelata. Uno stop dettato dalla prudenza dell'attuale direttore amministrativo Antonio Mantella, che deve dare il parere sulla legittimità e sulla copertura finanziaria dell'atto, rinviando all'inizio della prossima settimana ogni decisione definitiva. Come anticipato (LEGGI QUI), mercoledì c'è stato uno scambio "epistolare" fra la struttura commissariale e il dg facente funzioni Nicola Pelle su come rendere esecutivo l'accordo fra sindacati, dipartimento di Tutela della Salute e lo stesso delegato governativo Saverio Cotticelli. Attraverso delle Pec, quest'ultimo aveva dato il via libera a sostituire i precari che hanno superato il limite dei 48 mesi, assumendo 56 unità (dalle graduatorie) con un contratto che sarebbe durato fino al prossimo 28 febbraio (circa 3 mesi). La mancanza di un Dca, un decreto commissariale, è uno degli elementi che fanno storcere il naso al direttore amministrativo. In Regione si mormora che l'atto non vedrà mai la luce perché il sub-commissario Maria Crocco non ci metterà mai la firma, da qui l'idea regionale della nota "autorizzativa" trasmessa mercoledì. L'altra riflessione supplementare di Mantella è il superamento dei tetti di spesa sul personale. Bisogna capire se la nuova immissione, seppur a tempo determinato, sfondi il tetto massimo stabilito per il Pugliese-Ciaccio. Ulteriore elemento al vaglio della direzione amministrativa è legato all'interpretazione di una legge nazionale sui contratti a tempo determinato nella pubblica amministrativa ancora poco chiara. Tutti questi dubbi fanno slittare la decisione finale.

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Per converso anche a Mater Domini si frena. Da ambienti vicini ai vertici, la situazione di stallo che si è creata al Pugliese incide sull'azienda ospedaliera "sorella". L'operazione disegnata con l'accordo del 7 novembre scorso prevedeva che i precari che avevano superato i 48 mesi in uscita dal Pugliese fossero poi assorbiti dall'ex Policlinico con contratti part-time validi almeno fino al 31 dicembre. Venendo meno la simmetria, nemmeno Mater Domini sembra disposta a muoversi. L'azienda dovrebbe recuperare i precari "pescandoli" dalla graduatoria del 2015.

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