Ventenne pronto a lanciarsi dal pontino di Santa Maria. Salvato dalla prontezza di due poliziotti di passaggio mentre due amici tentavano invano di fermarlo

di STEFANIA PAPALEO

Vent'anni o giù di lì. Una vita tutta da vivere e la mente offuscata da chissà quali spettri. Aveva già scavalcato la ringhiera del pontino di ferro di Santa Maria, il giovane che questo pomeriggio, intorno alle 17, ha tentato di gettarsi nel vuoto. Dietro di lui, due amici impegnati nel disperato, quanto vano, tentativo di salvarlo. E nulla avrebbero potuto contro quella terribile volontà di farla finita, se non fosse stato per l'intervento di due poliziotti che, solo casualmente, si sono accorti di quanto stava accadendo a pochi metri da loro.

Impegnati nei controlli Covid sul territorio, i due agenti di pattuglia in supporto alla Squadra volante non hanno perso tempo. A tutto gas verso il pontino. Poi di corsa verso il giovane che aveva già raggiunto il pilone esterno. Quindi, senza pensarci due volte, mentre uno l'afferrava forte dal braccio, l'altro agente lo legava con una corda, tentando di frenare la crisi isterica del giovane che continuava ad urlare e dimenarsi per riuscire a portare a compimento il suo disegno di morte.

Quindi, l'intervento di altri agenti di polizia, su richiesta dei colleghi, per mettere tutti insieme finalmente in salvo il giovane e consegnarlo alle cure dei sanitari del 118 giunti subito dopo sul posto per portarlo in ospedale, mentre gli amici notevolmente scossi ringraziavano i poliziotti per aver salvato l'amico con grande coraggio e lucidità.

Solo la prontezza dell'intervento dei poliziotti, infatti, ha permesso al giovane di salvarsi, offrendogli un'ulteriore opportunità per ritornare a vivere e sperare, e a noi di scrivere il lieto fine di una storia che non avremmo mai voluto raccontare, per via degli inquietanti interrogativi che, inevitabilmente, lascia dietro di sè tale gesto estremo, peraltro tentato in un periodo storico attraversato da un'emergenza senza precedenti.

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