di STEFANIA PAPALEO
Era diverso tempo che accusava fastidi allo stomaco. Poi quel dimagrimento improvviso. Fino alla decisione di sottoporsi a una radiografia, in una struttura privata, col mezzo di contrasto. Ma non ha fatto neanche in tempo a finire il solfato di bario che avrebbe dovuto prepararlo all'esame che parte del liquido deglutito male gli è finito nei polmoni.
Così è morto Antonello Foresta, vigile del fuoco di 54 anni, originario di Taverna e residente a Botricello con la moglie e il figlio diciottenne. Il dramma si è consumato nel tardo pomeriggio di mercoledì 9 settembre. Portato presso l'ospedale "Pugliese" di Catanzaro, subito sono scattati i soccorsi da parte dei medici, che hanno tentato inutilmente di aspirare il liquido letale, per poi trasferirlo nel reparto di Rianimazione dello stesso nosocomio.
Ieri la denuncia della famiglia, che non vuole comunque lasciare nulla al caso nell'accertare la causa del decesso, e la decisione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro di disporre l'autopsia come atto dovuto. Per il resto, solo dolore e lacrime, per la morte di un uomo "buono e perbene", come lo hanno definito i colleghi che hanno lavorato con lui sul campo e chiunque ha avuto la fortuna di incontrarlo sulla propria strada.
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