Villa Torano/ La verità di Massimo Poggi: "Se ci sono stati errori, sono stati commessi per proteggere ospiti e operatori: rifarei tutto. Gli anziani non hanno portato il virus"

di GABRIELE RUBINO

"Mi assumo la responsabilità. Se ho commesso un reato lo rifarei, perché rifarei lo stesso percorso di lunedì di Pasquetta per tutelare gli anziani e i dipendenti della struttura. Se avessi avuto il numero di Zuccatelli (il commissario dell'Asp di Cosenza, ndr) lo avrei chiamato, ma in quel momento, io che sono a Catanzaro, ho pensato all'unica certezza che avevo e cioè che il centro a Germaneto per recuperare i dispositivi di protezione era l'unico aperto. A Cosenza, no".

Massimo Poggi, rappresentante legale della Medical Sport Center Srl, proprietaria anche della Rsa di Villa Torano, non nega quanto ricostruito da "La Nuova Calabria" nel recupero dei tamponi e dell'altro materiale (visiere, tute e guanti) avvenuto lunedì 13 aprile su disposizione del dipartimento Tutela della Salute (LEGGI QUI). Anzi precisa meglio sui tamponi: "200 tamponi li ho presi lunedì 13 aprile e altri 200 martedì 14 aprile". Poi ripete: "Dovevo proteggere la salute degli anziani e dei dipendenti. Se ci sono stati errori, a livello umano si fanno in queste situazioni. Sono a disposizione della Procura per essere ascoltato". 

"PERCHE' SERVIVANO QUEI TAMPONI"- Poggi spiega anche il perché dei 400 tamponi prelevati in due giorni dai magazzini della Protezione civile: "L'Asp di Cosenza ce ne aveva consegnati 20 a struttura dicendo peraltro di non farli perché non avevano reagenti. Invece dovevano avere contezza di mettere in sicurezza più strutture: Mottafollone, Lungro e Spezzano, oltre a quella di Torano. Tamponi per gli anziani, gli operatori e i dirigenti che girano fra la strutture e che devono essere controllati". Dunque oltre al conteggio per la Rsa di Villa Torano rientrano anche le altre del Cosentino.

LA PRESENZA NEL LABORATORIO DEL PUGLIESE DI CATANZARO E CHI HA FATTO I TAMPONI- Poggi poi ripercorre le fasi concitate dei primi tamponi fra lunedì e martedì. "L'unico laboratorio che processa di notte i tamponi è quello di Microbiologia dell'ospedale "Pugliese" di Catanzaro. Ero lì ad accertarmi e a lavorare. Dopo aver preso i tamponi da Germaneto sono stati portati nella struttura di Villa Torano. Lì, in sole tre ore, il direttore sanitario ed il suo collega ne hanno fatti 105. Poi sono stati portati al laboratorio del "Pugliese". I primi risultati sono usciti nella tarda mattinata di martedì con i primi positivi e poi, successivamente, gli altri". La presenza di molti asintomatici ha fatto insospettire e così, anche lo stesso Poggi, ha insistito prima per la ripetizione almeno di un campione dei test e poi anche su impulso di Zuccatelli per eseguire daccapo i test (il commissario dell'Asp aveva rivelato che chi li aveva eseguiti aveva utilizzato gli stessi guanti senza cambiarli. Particolare però non confermato da Poggi), questa volta però al laboratorio del Policlinico. 

DA 68 A 49 POSITIVI DOPO IL SECONDO TAMPONE. MA: "LA BOMBA E' SCOPPIATA"- Al secondo tampone sono risultati positivi 26 ospiti su 56 con 30 negativi, e 23 operatori su 65 con 42 negativi. "Si è passati - dice Poggi - dai 68 iniziali (40 pazienti e 28 dipendenti)  ai 49 definitivi. Quindi il secondo tampone è servito: c'è stato un miglioramento di circa il 25%". L'operatore della sanità privata parla proprio oggi mentre nella struttura di Villa Torano è arrivata una commissione dell'Asp per visitare tutti i pazienti assieme al direttore sanitario. Medici specialisti che potranno verificare che quanto abbiamo detto sugli asintomatici è tutto veritiero". 

"GLI ANZIANI DI VILLA TORANO NON HANNO PORTATO IL VIRUS. I MIEI DIPENDENTI MERAVIGLIOSI"- In ogni caso, pur con meno contagi del previsto, "la bomba è scoppiata - ripete -. E' scoppiata però in una struttura dove gli anziani sono stati curati bene e sono abbastanza forti. Voglio ribadire chi gli anziani non hanno portato il virus a Torano Castello. Sono persone non uscite dalla struttura. Da fine febbraio l'abbiamo blindata, non facendo accedere parenti e con accortezze anche sui fornitori". Su chi possa aver portato il Covid-19 all'interno dice: "Può essere entrato  solo ed esclusivamente da fuori, ma in questo momento non ci interessa pensare chi lo abbia portato. Ai miei splendidi dipendenti  vanno tutti i miei ringraziamenti: sono meravigliosi. Da lunedì non hanno abbandonato la struttura e si sono assolutamente dedicati alla cura degli anziani a cui non è mancato nulla. La struttura è pulitissima. Stiamo lavorando al 100% insieme a mio figlio Gianmario, che è direttore amministrativo, e al direttore sanitario. Ci scusiamo con i familiari se nei primi due giorni, al momento della riorganizzazione, non si sono ritrovati ad avere una risposta al telefono. Da ieri ci siamo rimessi in moto per chiamare i figli dei pazienti per dare notizie".

IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI-  Ora che sono stati appurati i numeri dei positivi definitivi, ovviamente si deve pensare allo distribuzione e divisione degli anziani positivi da quelli negativi. "La decisione spetta all'Asp di Cosenza. Noi siamo pronti". L'idea di massima è quella di tenere i positivi all'interno di Villa Torano e spostare i negativi in un'altra struttura e i pazienti della stessa spostati in un'altra ancora. Un'operazione almeno su tre strutture. I 26 positivi restano a Torano Castello e i 30 negativi andrebbero dirottati. "Avevamo detto nella struttura di Mottafollone perché con il numero di posti letto a disposizione lì, ogni anziano avrebbe una sua camera. Ovviamente si dovrà procedere alla sanificazione e messa in sicurezza di tutto". Dopodiché i degenti della struttura in cui finiranno i 30 negativi di Villa Torano, dovranno essere risistemati. 

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