L'ondata di maltempo, per fortuna senza vittime, ha colpito la nostra Calabria, fragile e bellissima, indomita e serva.
Fragile, perché solcata da mille fiumare e corsi di acqua,spesso abbandonati e privi di manutenzione.
Bellissima, perché basta voltare il capo in una qualsiasi direzione e ti palesa due mari, due catene montuose, cento pianure dipinte di arancio e di giallo limone, sfumate dal verde cupo degli ulivi che dirada, schiarendosi, sui tanti vigneti.
Indomita, perché non si piega mai all'invasore politico o economico, pur lasciandosi ingenuamente infiltrare, conservando la fierezza di un popolo ribelle, che però lasciato al proprio destino da secoli d'incuria statale, ha generato prima il brigantaggio e poi la la 'ndrangheta.
Serva, perché costretta a subire l'umiliazione costante dal bisogno e quindi incapace di esprimere una "vera" classe dirigente che non sia chiusa e arrogante e abbarbicata al potere, quasi non vi fosse un domani.
Eppure, domani sorgerá ancora il sole, nonostante tutto, nonostante loro.
Ennio Curcio
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