Precari del Pugliese licenziati, Celia: "Vicenda che turba molto"

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Fabio Celia
  01 settembre 2019 12:26

“Mi ha molto turbato quanto appreso dagli organi di informazione locali nei giorni scorsi, relativamente alla sorte di 18 precari finora in servizio nell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio. E mi riferisco al personale che è stato formalmente licenziato con tanto di lettera ufficiale".

Esordisce così il consigliere comunale Fabio Celia che interviene sulla vicenda che è stata anticipata ieri da lanuovacalabria.it (leggi qui)

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"Gente - prosegue Celia- che, a livello umano, immagino in preda a una grandissima preoccupazione per il futuro personale e delle famiglie, magari a carico, in un periodo in cui la maggior parte delle persone pensano invece alle ferie o addirittura si lamentano per aver appena terminato le vacanze. Al contrario, questi sfortunati lavoratori del settore sanitario subiscono un grave danno a cui si aggiunge appunto la beffa del periodo in cui lo hanno patito. Un frangente che peggiore non potrebbe essere, anche in considerazione dell’ormai imminente riapertura delle scuole con tutte le spese connesse per chiunque abbia figli minorenni o comunque ancora studenti. Comunque sia, mi conforta unicamente che nell’occasione ci siano dei sindacalisti molto attivi all’opera. Figure importanti, al lavoro per perorare la causa dei colleghi mandati a casa, ma che non possiamo di sicuro lasciare soli. Tanto loro quanto, come ovvio, soprattutto i lavoratori di cui tutelano gli interessi in tale delicato frangente. Una fase in cui non è assolutamente facile porre rimedio a quanto già formalizzato”. 

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“Chiunque conosca la realtà del Pugliese, sa bene come non si possa di certo giovare di una riduzione di personale. Anzi. Il nosocomio cittadino, peraltro al pari di quasi tutti i presidi clinici pubblici del capoluogo e della regione, necessiterebbe semmai di un incremento di unità. Un aumento di medici e infermieri, oltre a quello di altre figure professionali, reso finora impossibile dal cosiddetto blocco del turnover imposto dal disavanzo in Sanità nella realtà calabrese. Ecco perché – ha chiosato Celia – la notizia che sto commentando è da cogliere in maniera assai negativa non solo per i diretti interessati, prime vittime della vicenda per così dire, ma anche per l’utenza che afferisce allo stesso ospedale catanzarese e, più in generale, a ogni altro nosocomio pubblico”.

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