"La solenne incapacità dell’Amministrazione Fiorita ha ingigantito un buco nero: la gestione del territorio. Non c’è giorno in cui i cittadini non subiscano disfunzioni in questo strategico settore. Ma, adesso, arrivano pure le figuracce. Parliamo del progetto, curato dall’assessore Pasquale Squillace, di realizzazione di un nuovo impianto di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale nell'area dello stadio ‘Nicola Ceravolo’. Mentre, in tutta Italia, si va nella direzione di rendere gli impianti sportivi più accoglienti per le famiglie, magari prevedendo aree di intrattenimento in parallelo al calcio, a Catanzaro qualcuno ha pensato di ‘militarizzare’ il Ceravolo. Per fortuna, ci ha pensato il Prefetto del capoluogo a bocciare l'idea del prof. Fiorita e dell’assessore Squillace. Una stroncatura senza appello, tanto che per il Prefetto (citiamo testualmente) il progetto "deve essere rimodulato in quanto l'installazione di un impianto di sorveglianza all'interno del complesso sportivo non risulta essere rispondente alle finalità del POC legalità 2014 - 2020". Insomma, hanno preso fischi per fiaschi".
A scriverlo in una nota è il consigliere comunale della Lega, Eugenio Riccio.
"D’ora in avanti, prima di presentare un intervento, il Comune dovrebbe seguire i disegnini esplicativi. Neanche fossimo alle elementari. A questo, punto invitiamo il duo Fiorita-Squillace a occuparsi sì di videosorveglianza ma, dei sistemi già installati, visto che in molti punti della città risulta fuori uso a causa di un difetto di manutenzione. Dunque, c’è un elevata probabilità che se qualcuno dovesse subire il furto di un’auto non potrebbe contare sull’ausilio delle videocamere comunali perché, sebbene pagate con i soldi dei cittadini, non funzionano. La domanda è sempre la solita: ma questi sono del mestiere visto che rischiamo di perdere l'ennesimo finanziamento per incapacità e approssimazione?".
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