Presentata presso la sede della Direzione generale dell’Azienda ospedaliera “Pugliese- Ciaccio” di Catanzaro l’attività di triage pediatrico

di FRANCESCA FROIO

In un periodo difficile per la sanità calabrese a Catanzaro si compie un piccolo grande passo in avanti, è stata infatti presentata ieri, nella sede della Direzione Generale Dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese- Ciaccio”, l’attivita’ di triage pediatrico, avviata lo scorso giugno, presso lo stesso ospedale cittadino. 

Presenti per l'occasione il Direttore Generale dell’Azienda Pugliese Ciaccio , Antonio Mantella, il Presidente dell’Ordine degli Infermieri , Concetta Genovese e le Infermiere Pediatriche che su base volontaria, dopo training formativo in ambito di urgenza pediatrica secondo le linee guida SIMEUP, con successiva autorizzazione da parte del loro Ordine Professionale OPI, hanno reso possibile la realizzazione di questo Progetto di fatto unico e primo in Calabria.

“Da anni si ragiona sull’importanza di progetti come questi- ha affermato la  dottoressa Zampogna- è necessaria una riorganizzazione del personale pediatrico presente in tutte le strutture pediatriche del territorio per pianificare la rete dell’urgenza-emergenza pediatrica, che rappresenta graficamente l'anello debole della sanità calabrese. Questo lo si può fare solo la collaborazione dei tecnici che lavorano sul campo”.

“L’appuntamento di oggi è un appuntamento importante perché dedicato ad una vera e propria attività concreta che si sta realizzando dal mese di giugno presso il nostro Pronto Soccorso generale - ha aggiunto la  Zampogna, responsabile del progetto e del pronto soccorso pediatrico”

“Il bambino ha delle peculiarità che sono diverse rispetto a quelle dell’adulto,  ha una psicologia differente ed è giusto che all’ingresso del pronto soccorso venga accolto da personale preparato, proprio per limitare quello che è il trauma psicologico di un bambino”.

Un’idea nata dall’ esigenza e dalla consapevolezza di quanto sia importante   accogliere e valutare il bambino proprio nell’area del pronto soccorso, consolidata grazie anche alla collaborazione fra il direttore del dipartimento d’emergenza, il dottore Masciari, il direttore del dipartimento Materno infantile, il dottore Salerno, ed il direttore della pediatria, il Dottore Raiola.

Il triage pediatrico, è risaputo,  comprende un atto estremamente delicato ed ha delle peculiarità notevolmente differenti dell’adulto, ecco perché ben 4 mesi di intensa formazione capillare hanno fatto da anticamera al progetto, coordinato dalla stessa dottoressa Stefania Zampogna, ed hanno accompagnato il personale del dipartimento di emergenza, del dipartimento materno infantile e delle infermiere pediatriche sul triage pediatrico, sulla gestione del dolore, sulle patologie in urgenza, soprattutto respiratorie e cardiologiche, e sul blsd.

Ad oggi, grazie a questo importante progetto, ben circa 2500 bambini sono stati supportati con competenza e professionalità, aspetto rilevato attraverso  questionari sottoposti alle famiglie.

I dati di gradimento in termini di accoglienza e di professionalità e sicurezza del bambino, sembrerebbero, dunque, testimoniare una miglioramento della cultura della sicurezza del bambino nel nostro capoluogo, in linea con i dati nazionali, da essi emerge, infatti, un incremento delle strutture di pronto soccorso pediatrico nelle strutture sanitarie pubbliche, indice di civiltà e rispetto nei confronti del bambino, della sua tutela, della legge sulla sicurezza e del diritto alla salute.

“Un bambino catanzarese deve essere seguito e gestito come sarebbe gestito in altre città d’Italia, come Padova o Milano- ha concluso la Dottoressa Zampogna-  questo oggi è possibile grazie ad un progetto mirato e su misura per loro e le loro famiglie”.

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