Presepe di sabbia, la minoranza contro l'assessore Lobello: "Troppa arroganza. Non ha risposto nel merito"

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L'allestimento del presepe di sabbia
  29 novembre 2019 17:24

“La giovane assessora Lobello ha pubblicato una lunga nota piena di livore e arroganza ma evita accuratamente di dare risposte ai legittimi ne garbati quesiti che abbiamo rivolto sull’evento Presepe di Sabbia. Il suo fidato e inseparabile “consulente politico” le avrà consigliato di dribblare questi argomenti. Qui non è in discussione la validità dell’evento, bensì le procedure che sono state adottate e che a prima vista appaiono come una sponsorizzazione occulta e non una compartecipazione. Noi acquisteremo biglietto per il Presepe di sabbia e ci auguriamo che a farlo siano non 35.000, ma 350.000 visitatori, ma restiamo per favore con i piedi per terra: l’iniziativa sotto il profilo economico ha evidenti elementi di irragionevolezza". Lo scrivono, in replica, i consiglieri comunali di minoranza Gianmichele Bosco, Fabio Celia, Sergio Costanzo, Nicola Fiorita, Libero Notarangelo e Cristina Rotundo. 

"L’assessora Lobello aveva il dovere di rispondere ai nostri quesiti e spiegare alla città come si è pervenuti alla redazione della delibera in oggetto. L’assessora Lobello - prosegue la minoranza- ha firmato da sola la sua nota. Forse perché il resto della maggioranza è dilaniata dalla vicenda delle regionali – chi sta con Occhiuto non sta con Abramo – o forse perché finanche i suoi colleghi di giunta temono la superficialità con cui si approccia ai meccanismi amministrativi, come dimostra l’affidamento delle manifestazioni natalizie di qualche anno fa o l’imbarazzo che ha creato al Comune per i contatti con un promoter, segnalato negativamente dalla Prefettura, in occasione di un recente Capodanno".

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"I giovani meritano fiducia- proseguono i sei consiglieri-, ma poi devono dimostrarsi all’altezza del ruolo che rivestono: impari a rispettare chi la pensa diversamente, si confronti sui fatti e non sulle invettive, ascolti un po’ di meno il suo inseparabile “consulente” e riconosca con più umiltà il ruolo democratico delle opposizioni e di chi, come noi, riconosce l’azione dell’amministrazione quando vede produrre risultati positivi per la città così come si interroga sulle decisioni che determinano uno spreco di risorse pubbliche”.

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