«Sono molto amareggiato». Lo ha detto all’AGI Aldo Trecroci, il dirigente scolastico di Cosenza aggredito questa mattina dal papà di un’alunna (LEGGI QUI). Il preside, che è anche consigliere al Comune di Cosenza eletto con il Pd, è stato preso a schiaffi questa mattina dal genitore di un’alunna del liceo scientifico “Scorza” che dirige.
La motivazione dell’aggressione – per la quale il preside ha presentato denuncia in Questura – è per “futili motivi”: «Pretendeva che la figlia frequentasse un altro Pcto”. I Pcto sono dei progetti scolastici, che riguardano i ragazzi del triennio delle scuole secondarie di secondo grado, e sono finalizzati all’orientamento nel mondo del lavoro. La ragazza era stata spostata in un altro gruppo per frequentare il Pcto per motivi legati al numero dei componenti. Ma questo non avrebbe creato alcun problema – ha spiegato il preside – perché la ragazza avrebbe frequentato un percorso di orientamento sempre nell’ambito scelto.
Il dirigente scolastico è «amareggiato» per quanto accaduto e racconta i momenti di tensione vissuti questa mattina: «Il genitore è entrato nel mio ufficio senza chiedere autorizzazioni e nel corso delle attività didattiche. Appena è entrato mi sono accorto che era molto agitato, ha chiuso la porta e ha cominciato a minacciarmi. Io cercavo di placare gli animi e, intanto, ha bussato alla porta la mia assistente perché dovevo firmare alcuni documenti. Ne ho approfittato per sussurrarle di lasciare la porta aperta perché la porta dell’ufficio si apre dall’interno e perché temevo che la situazione potesse degenerare. Il papà della ragazza continuava a insultarmi e minacciarmi. Ne ho approfittato per uscire dalla stanza del mio ufficio e gli ho detto che se avesse continuato a minacciarmi lo avrei denunciato. A quel punto mi ha sferrato uno schiaffo violento tanto che sono finito a terra».
Immediatamente è stata allertata la Polizia e il preside è andato prima in Questura a presentare denuncia e poi in pronto soccorso a farsi medicare. La sua amarezza è aggravata anche dal fatto che l’aggressione è avvenuta “per motivi davvero futili”: «In realtà – ha aggiunto parlando con l’AGI – il genitore della ragazza, nei giorni scorsi, aveva già minacciato telefonicamente una docente dell’Istituto, referente del Pcto, sempre per lo stesso motivo».
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