I dettagli della proposta di legge che consentirà di attivare le prestazioni aggiuntive da 100 euro all'ora (al netto degli oneri riflessi). Interessate le unità di anestesia e rianimazione, pronto soccorsi. Previste anche quelle degli specializzandi
11 ottobre 2022 15:05di GABRIELE RUBINO
Assieme allo sblocco delle stabilizzazioni e dei concorsi per nuove assunzioni, l'annuncio di prestazioni aggiuntive "a 100 euro all'ora" in alcuni reparti degli ospedali calabresi è senz'altro la principale novità della 'manovra d'autunno' sul personale presentata oggi dal presidente Roberto Occhiuto e dal commissario di Azienda Zero Giuseppe Profiti. Quest'ultimo nel corso della conferenza stampa ha spiegato che l'incremento delle remunerazioni è uno strumento che si attiverà dopo l'approvazione di una proposta di legge regionale. Il testo è già stato depositato in Consiglio regionale e porta la firma del consigliere regionale di Forza Italia Pasqualina Straface.
PRESTAZIONE AGGIUNTIVA DA 100 EURO AL NETTO DEGLI ONERI RIFLESSI- Le prestazioni aggiuntive potranno essere effettuate nelle "unità di anestesia e rianimazione e le unità operative di pronto soccorso ospedalieri" con un accordo fra Asp e aziende ospedaliere e i dirigenti medici e sanitari. In questa prima ipotesi, la tariffa oraria è "pari a 100 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’Amministrazione".
L'ORDINE DI PRIORITA' PER I DIRIGENTI CHE SVOLGERANNO LE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE- Nel caso dei pronto soccorso, la proposta di legge, prevede che possano essere svolte dai dirigenti medici e sanitari seguendo tale ordine di priorità: in servizio nell’U.O. di pronto soccorso della medesima Azienda o ente; in servizio presso altre U.O. della medesima azienda o Ente, purché inquadrati in discipline equipollenti o affini alla Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza; in servizio presso l’U.O. di pronto soccorso di altre aziende o enti, previa stipula di apposita convenzione tra amministrazioni; in servizio presso diverse U.O. di altre aziende o Enti, purché inquadrati in discipline equipollenti o affini alla Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza, previa stipula di apposita convenzione tra amministrazioni". Invece nel caso delle unità di anestesia e rianimazione, l'ordine di priorità sarà il seguente: in servizio presso le unità di anestesia e rianimazione della medesima azienda o ente; in servizio presso le unità di anestesia e rianimazione di altre aziende o enti della Regione, previa stipula di apposita convenzione tra amministrazioni".
ANCHE GLI SPECIALIZZANDI CON UNA TARIFFA INFERIORE- La proposta di legge contempla anche un'altra ipotesi, ossia le prestazioni aggiuntive possono essere svolte anche: "in regime libero professionale e su base volontaria, anche da medici in formazione specialistica assunti dalla medesima Azienda o Ente regionale ", al di fuori dall'orario di formazione e a supporto del personale specializzato. In questo caso la tariffa dovrebbe essere di 60 euro all'ora.
PRESUNTO COSTO IN TRE ANNI DI 29,4 MILIONI- A quanto ammonta la stima dei costi di questa operazione? Stando alla relazione della proposta di legge, la presunta spesa è di 3.315.000 euro per il 2022, 16.880.000 euro per il 2023 e 9.203.000 euro per il 2024. Complessivamente si tratta di circa 29,4 milioni di euro. La Regione userà in parte l'avanzo di bilancio certificato dal Tavolo Adduce pari a circa 67 milioni di euro.
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