Per il naufragio di Cutro la Magistratura rinvia a giudizio appartenenti alla GdF ed alla Capitaneria di Porto per omissioni ed inerzia. SIAF. Rispetto per il lavoro della Magistratura ma si guardino le condotte e gli eventi con un approccio diverso
Il SIAF - Sindacato Italiano Autonomo Finanzieri - manifesta pubblicamente la propria vicinanza ai Colleghi intervenuti in soccorso del “caicco” condotto da uomini senza scrupoli che causarono il naufragio del 26 febbraio 2023, nelle acque antistanti Cutro e che oggi stanno subendo pesanti processi penali a proprio carico per “inerzia e omissioni”.
Il SIAF, in ogni circostanza, punta il dito unicamente sugli scafisti, giacché soltanto a loro si dovrebbero addebitare le morti di poveri disperati, anche secondo logica e collegamento fattuale, per nesso eziologico.
A quegli uomini senza scrupoli, votati unicamente al dio denaro, noncuranti dei traffici di esseri umani, nonché delle gravi conseguenze alle quali li espongono, non interessa affatto il valore della vita umana, a differenza del personale del Corpo che ha sempre dimostarto e continua a dimostrare in tutte le circostanze, di possedere altruismo e umanità, mettendo ogni giorno a rischio la propria vita per la collettività. Per la prevenzione e repressione dei traffici illeciti, inclusi quelli di esseri umani, inopinatamente più gravi e deplorevoli sotto l'aspetto umano e giuridco.
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Nel massimo rispetto per la Magistratura che, senz’altro, farà chiarezza sul drammatico accaduto, il SIAF rimarca convintamente la propria vicinanza e solidarietà ai Finanzieri di ogni ordine e grado, i quali in veste di appartenenti alla “Polizia unica del mare” hanno garantito e continuano a garantire la legalità ed a contrastare le azioni delittuose di criminali senza scrupoli, con l’aggravante di agire in contesti pericolosissimi e in condizioni meteo-marine e ambientali peculiari e repentinamente cangianti: lo scenario marino.
Checché se ne dica, il personale della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto, nel corso degli anni ha salvato centinaia di migliaia di esseri umani, fra i quali moltissimi bambini, da morte certa, rischiando la propria vita, andrebbe fatta, pertanto, qualche riflessione in più sui reali responsabili che, in evento danno origine a certe tragedie.
Siamo estremamente fiduciosi che, presto, si farà chiarezza dell'accaduto a beneficio, prima di tutto dei Colleghi sotto inchiesta e della serenità delle loro famiglie, poiché, a nostro modo di vedere, considerando ogni circostanza, si cercò comunque di fare TUTTO il possibile, come sempre avvenuto, per cercare di “neutralizzare o attenuare” il corso di eventi nefasti.
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