Aritmie cardiache, si diffonda la cultura della prevenzione. Il paziente è al centro della cura
23 novembre 2023 11:22La Dottoressa Lucia Muraca ha ricevuto nel corso del congresso Lamezia Cuore tenutosi all’hotel Marechiaro-Gizzeria lido, lo scorso 17-18 novembre 2023, il premio “Un battito tra le dita”, per l’impegno e l’abnegazione con la quale ha accolto questo progetto in collaborazione con il Dottore Ceravolo, vera forza trainante per questo progetto di prevenzione.
La dottoressa Muraca, medico di medicina generale a Botricello e referente AISD Calabria e referente area fragilità della SIMG per la regione Calabria, ha asserito: "Questo riconoscimento non è solo la conclusione di un percorso iniziato con entusiasmo perché credo fortemente nella potere della prevenzione, ma è la testimonianza di come la vera forza del prendersi cura dei nostri pazienti è la collaborazione tra territorio ed ospedale, la “ squadra vince sempre”, il ruolo del medico di famiglia deve essere quello di sensibilizzare la popolazione alla prevenzione ed alla consapevolezza".
"Le patologie aritmiche possono "ingolfare" il motore del nostro corpo, ma possiamo attraverso la prevenzione individuarle in una fase precoce della loro insorgenza. Un’aritmia cardiaca è un’alterazione della sequenza regolare e fisiologica dei battiti cardiaci, quindi un’alterazione del ritmo normale del cuore (chiamato “Ritmo Sinusale”) dovuta a un problema dell’impianto elettrico di questo motore. Le principali aritmie possono essere distinte in "bradiaritmie" il cuore batte in maniera troppo lenta, irregolare o regolare, ma comunque in maniera inadeguata, con una frequenza cardiaca troppo bassa e "tachiaritmie": caratterizzate da un aumento ingiustificato e anomalo della frequenza cardiaca, le più frequenti e meno gravi sono quelle che riguardano gli atri (sopraventricolari)".
"Nelle bradicardie particolarmente gravi con sintomi come vertigini o sincopi, può essere necessario l'impianto di un pacemaker che, stimolando il cuore, ripristini la normale frequenza cardiaca. Nella tachicardia molto veloce e particolarmente minacciosa, è più indicato l'impianto di un defibrillatore che è un pacemeker speciale con in più la capacità di dare una "scossa elettrica" che interrompe le tachiaritmie e consente al cuore di ripartire con il ritmo giusto. Considerando che un dispositivo ha una durata media di almeno 6 anni, la popolazione totale con dispositivi nuovi o già in funzione, si espande ogni anno notevolmente.
In Italia ogni anno vengono impiantati e sostituiti circa 72.000 pacemakers e 27.000 defibrillatori automatici cardiaci, in pazienti di ogni età e genere".
"La sincope? Affligge in Italia circa 6 milioni di persone e ha un’incidenza del 6% l’anno. La morte cardiaca improvvisa colpisce ogni anno in oltre mille soggetti sotto i 35 anni ed è responsabile di circa 50.000 decessi all'anno in Italia, mentre nella popolazione anziana i pazienti affetti da fibrillazione atriale sono oltre 1.100.000 (un anziano su 12). Per impedire l'insorgenza e la progressione di molte malattie, prevenzione e conoscenza sono strumenti fondamentali. E la prevenzione cardiovascolare, in particolare, raggiunge la sua massima utilità proprio quando è realizzata nella popolazione giovanile.
A tale scopo ho aderito con entusiasmo all’iniziativa promossa dal Dottore Ceravolo, un'iniziativa lodevole e che spero sia soltanto l’inizio di un percorso di collaborazione reale tra territorio e ospedale , per realizzare una presa in carico globale del paziente. Nel mio studio sono stati effettuati circa 80 ecg con il riscontro in fase precoce di 6 Fibrillazioni atriali. Il tracciato elettrocardiografico veniva effettuato tramite un dispositivo Kardia che registrava in solo 30 secondi un tracciato elettrocardiografico , poggiando le dita sul sensore del dispositivo, il tracciato veniva inviato in telemedicina simultaneamente al Dottore Ceravolo che ne interpretava i dati. Al progetto hanno partecipato circa 15 medici di medicina generale, sono stati scrinati 175 pazienti , con l’obiettivo di dar vita ad uno screening di massa per individuare in una fase precoce delle anomalie del ritmo".
"Lo screening preventivo nei giovani rappresenta l’unico mezzo che abbiamo a disposizione per scongiurare quell’evento drammatico che è la morta cardiaca improvvisa che colpisce ogni anno oltre mille soggetti sotto i 35 anni. Sono eventi particolarmente tragici e devastanti dal punto di vista famigliare e sociale, perché colpiscono ragazzi giovani, apparentemente sani, in pieno benessere che pure muoiono improvvisamente. Ma la verità è che la morte improvvisa spesso non è un evento fortuito; infatti, la maggior parte di questi eventi fatali è causata da difetti congeniti e malattie genetiche di cui ragazzi e familiari non sono a conoscenza e che possono invece essere scoperti con un semplice Ecg unitamente ad un’attenta anamnesi volta a identificare, per esempio, episodi sincopali inspiegabili e/o una storia familiare di morte cardiaca improvvisa.
Lo scopo del progetto è quello di aumentare il livello di conoscenza su questo argomento su un grande numero di persone".
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