Progetto "CasaMia": accoglienza abitativa temporanea per i detenuti che stanno per lasciare il carcere di Catanzaro
13 maggio 2023 11:44È stato stipulato ieri un protocollo di Intesa tra l’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna di Catanzaro, la CAasa Circondariale “Ugo Caridi” e la Caritas diocesana di Catanzaro-Squillace per avviare il progetto "Casa Mia", finalizzato a realizzare interventi di accoglienza residenziale in favore di soggetti in esecuzione penale intramuraria ed esterna.
Tale accordo prevede interventi di accoglienza abitativa temporanea e di inclusione sociale rivolti ai dimittendi, ossia ai destinatari di un procedimento di scarcerazione. Infatti la fuoriuscita dall'ambiente detentivo è un momento estremamente delicato per chi si trovi in difficoltà economiche e senza reti familiari, per cui l'obiettivo del progetto sarà favorire il reinserimento sociale, la presa in carico e l' accompagnamento dei soggetti beneficiari degli alloggi.
La Caritas, attraverso i fondi CEI 8×1000, ha messo a disposizione quattro appartamenti siti nel quartiere nord di Catanzaro, con un contratto di locazione fino al 31 dicembre 2023.
Le abitazioni saranno, inoltre, destinate ai familiari dei reclusi per il tempo necessario per espletare i colloqui visivi con il proprio congiunto, favorendo le situazioni di notevole distanza geografica tra il luogo di residenza e il luogo di detenzione.
Gli alloggi potranno anche essere sfruttati dai detenuti senza fissa dimora o soggetti di nazionalità straniera per la fruizione di permessi premio o per la concessione di
una misura alternativa, qualora presentino esigenze abitative temporanee e urgenti.
L'importanza dell'iniziativa e del coinvolgimento delle associazioni di volontariato è stata sottolineata dalla Direttrice della CC di Catanzaro, Patrizia Delfino e dal Direttore dell'UIEPE, Emilio Molinari, il cui personale sarà impegnato a segnalare i casi al referente Caritas per concordare le concrete modalità operative e di accoglienza dei beneficiari.
Entusiasmo e senso di carità verso le persone in difficoltà è ciò che anima gli operatori Caritas ed i volontari ex art. 78 o.p., coordinati dal Sacerdote Sergio Pulitanò, che hanno già attivato interventi di aiuto, sostegno e controllo finalizzati alla rieducazione dei condannati. Un bel banco di prova per il primo beneficiaro dell'alloggio che ha firmato una " dichiarazione di impegno" e sta intraprendo il suo percorso di riabilitazione sociale, tentando di superare lo stigma legato all'esperienza restrittiva vissuta.