Una situazione scandalosa quella in cui si trovano almeno 20 lavoratori.
Hanno garantito un servizio fondamentale per centinaia di famiglie attraverso l’assistenza domiciliare e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, come ricompensa - si legge in una nota diffusa dal Codacons - ha deciso di negar loro il pagamento degli stipendi.
Attenzione, non si tratta di un mese di ritardo, ma non percepiscono nulla dal lontano mese di agosto 2018. Un anno senza stipendio!
Il tutto nonostante questi lavoratori rappresentassero un sostegno fondamentale sia per dipendenti e pensionati pubblici in condizione di non autosufficienza, cui il progetto era rivolto, che per le loro famiglie.
Ma al danno si aggiunge la beffa. Infatti con la delibera 5362 dell’1 luglio scorso l’ASP aveva deliberato di procedere ai pagamenti degli stipendi, anche se per i soli mesi di settembre-dicembre 2018. Eppure oggi, 31 luglio 2019, ancora nessun pagamento.
E così la Cooperativa coinvolta, la Multiservizi di Catanzaro, non riuscendo più a pagare i contributi ai lavoratori e non ricevendo i pagamenti per le prestazioni già effettuate - prosegue il Codacons - non avrà più il Durc in regola.
Per cui grazie al lodevole impegno dell’ASP di Catanzaro, una la cooperativa “salterà” e circa venti famiglie saranno letteralmente sul lastrico.
Non vogliamo fare dell’ironia, perché siamo più che certi che i vertici dell’Asp di Catanzaro - sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons - dall’alto del loro corposo quanto strameritato stipendio, non possono certo comprendere cosa vuol dire restare un anno senza ricevere nulla per il lavoro svolto. Pertanto appare del tutto inutile appellarci all’ASP. Tuttavia poiché le famiglie di questi lavoratori sono in grandissima difficoltà, chiediamo al Prefetto di Catanzaro di intervenire con la massima urgenza per risolvere il problema. Perché non è tollerabile che l’ASP assuma questo comportamento e non dia seguito neppure alle proprie delibere".
Il Codacons ricorda anche che il mancato pagamento, già il prossimo 2 agosto, comporterà la “morte” per la cooperativa atteso che non potrà più dimostrare la regolarità contributiva e retributiva.
Anche per queste ragioni il Codacons chiede l’immediato intervento non solo del Commissario Cotticelli, non foss’altro che per dare un segno concreto della sua presenza in Calabria, ma anche del Governatore Oliverio, che si racconta essere ancora il Governatore di questa regione, e del Dott. Antonio Belcastro, quale Direttore Generale Dipartimento Tutela della salute Regione Calabria.
"Pretendiamo che vengano svolte serie verifiche su come sono state impiegate le risorse di questo progetto, che in tutta Italia andrà avanti almeno fino a giugno 2022, mentre a queste latitudini pare siano già terminati i soldi. Ma questo - conclude Di Lieto - non ditelo ai lavoratori".
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