
Il progetto SAI di Vallefiorita, gestito dalla Fondazione Città Solidale di padre Piero Puglisi, segna oggi un importante traguardo nel percorso di inclusione dei suoi beneficiari. Nella giornata dello scorso tre dicembre, infatti, è stato formalmente completato il ricongiungimento familiare tra una ospite di nazionalità ivoriana e sua figlia, giunta in Italia dopo un lungo periodo di separazione. Un ricongiungimento non è mai solo un procedimento amministrativo. È un viaggio complesso, spesso emotivamente faticoso, in cui si intrecciano paure, burocrazia, difficoltà operative varie e soprattutto il desiderio profondo di riunire ciò che la migrazione ha separato. Per questa donna arrivata in Italia con alle spalle una storia difficile quel desiderio è stato la forza che ha guidato ogni passo. Questo risultato rappresenta il culmine di un anno di intensa attività da parte dell’equipe multidisciplinare del SAI. L’iter caratterizzato da complesse procedure burocratiche e logistiche ha richiesto un impegno costante per garantire il rispetto di tutte le normative vigenti e permettere l’arrivo della ragazza in sicurezza.
Il ricongiungimento del nucleo familiare costituisce un pilastro fondamentale nel modello di accoglienza integrata, la stabilità affettiva infatti non è secondaria ma è prerequisito essenziale per il benessere psicologico dei beneficiari e per il successo del loro percorso d’autonomia socio-economica sul territorio. L’arrivo della giovane presso l’aeroporto Fiumicino sancisce la fine d’una fase d’attesa e l’inizio d’un nuovo capitolo di vita.
Per l’equipe del Sai di Vallefiorita è stata una vittoria che va oltre il lavoro. È stato vedere la fatica trasformarsi in gioia l’impegno quotidiano diventare un sorriso d’una madre finalmente completa. “Questo è il senso di ciò che facciamo” ha dichiarato Natalia l’operatrice che ha accompagnato la mamma a Roma per l’accoglienza della ragazza all’aeroporto Fiumicino.
In un periodo spesso segnato da notizie difficili e racconti di muri e divisioni, la storia di questa madre ivoriana e della sua Edith (nome di fantasia) ci ricorda che l’integrazione è fatta di gesti concreti, di cura quotidiana e di un impegno comune capace di cambiare davvero le vite delle persone. Il raggiungimento di questo obiettivo è stato possibile grazie a una forte rete di cooperazione istituzionale. L’equipe del SAI vuole esprimere un ringraziamento. Il sostegno dato dal Sindaco di Vallefiorita Ente Locale titolare del progetto non si è fermato agli aspetti burocratici, ma ha mostrato una vera adesione ai valori dell’accoglienza e della protezione dei diritti umani. La sinergia tra la parte tecnica e quella politica ha reso possibile lavorare bene, confermando Vallefiorita come un esempio buono nella gestione dell’accoglienza diffusa. Con il ricongiungimento oggi, si rinnova l’impegno del progetto a lavorare non solo per l’assistenza materiale ma per la piena dignità e integrazione sociale delle persone accolte.
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797