Pronta a Girifalco la sesta edizione del premio letterario dedicato a Fabrizio Catalano. C’è tempo fino al 30 aprile per presentare la domanda di partecipazione

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images Pronta a Girifalco la sesta edizione del premio letterario dedicato a Fabrizio Catalano. C’è tempo fino al 30 aprile per presentare la domanda di partecipazione
La locandina del concorso Fabrizio Catalano 2020 e Cate Ezio Banchetto Libri
  15 aprile 2020 12:09

Mancano 15 giorni alla scadenza del bando – previsto per il 30 aprile – per partecipare alla sesta edizione del premio letterario nazionale a tema: “Caro Fabrizio ti racconto di un amore” in ricordo di Fabrizio Catalano, il giovane d’origine di Girifalco sparito ad Assisi il 21 luglio del 2005. “La Pasqua è passata e per noi – ha dichiarato la mamma Caterina Migliazza presidente dell’associazione “Cercando Fabrizio e…” - è la 15sima, senza gli abbracci di Fabrizio. Ma gli oltre 1200 racconti, i libri “Il Falco e l’altalena” e “Cercando Fabrizio”, oltre ad essere una dichiarazione d’amore,  rendono vivo e presente non solo Fabrizio, ma tutti gli scomparsi.

In questi giorni senza abbracci e manifestazioni d’affetto ai  nostri cari e agli eroi di questo periodo difficile, a chi non ce l’ha fatta e a chi sta combattendo con grandi difficoltà, raccontare l’amore convertendo gli abbracci in parole ci arricchisce e diventa linfa di speranza per chi li scrive e per chi li riceve. L’emergenza Covid-19 ha stravolto le vite di tutti. Abitudini cambiate, possibilità di spostarsi ridottissime. Ancora: annullati eventi e incontri, scuole chiuse, niente cinema e teatro, no abbracci e strette di mano.

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«Ma l’amore non lo ferma nessuno!». “Caro Fabrizio, ti racconto di un amore” è un concorso di narrativa aperto ad adulti e piccini, a chiunque voglia illustrare, esprimere e imprimere su carta, in forma scritta oppure illustrate, un amore da raccontare a Fabrizio immaginandolo come interlocutore e confidente. Fabrizio, infatti, amava la scrittura e proprio attraverso il linguaggio poetico e magico delle parole, sapeva esprimere il suo mondo interiore di forza e generosità, apertura e accoglienza. «Lasciamoci contagiare dall’amore,  perché  è l’unico potente, infallibile “anticorpo” contro ogni virus» ha affermato mamma Caterina nonché autrice del libro “Il Falco e l’altalena:  La storia di una madre per un figlio scomparso”.  Come scrive una lettrice: “ Il Falco e L’altalena è una bellissima storia d’amore, un viaggio che con profonda dolcezza ti prende per mano. Nina ti porta nel paese dei “pacci” dove il pettegolezzo poteva ucciderti, ma l'umanita' poteva salvarti. Girifalco, analogia del falco mentre l'altalena esprime con un’immagine potente la sospensione tra il dolore e la gioia, l’attesa e l’angoscia, il battito dei cuori di tutte le mamme che insieme  dondolano tra la speranza e la sofferenza”.  Le modalità di partecipazione sono visionabili sul sito web www.fabriziocatalano.it.

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"Ascoltiamo il cuore,  raccontiamo, illustriamo l’amore,  dando sfogo a tutta la nostra fantasia che trasforma i sentimenti di rabbia e frustrazione di questi momenti, così difficili, in un bagno irreale e terapeutico» prosegue Caterina, che poi lancia un appello: «Approfittiamo di questo tempo, attenendoci a quelli che sono i consigli e i protocolli, per leggere, ascoltare e fare musica, disegnare, raccontare e scrivere quella lettera all’amica, alla mamma, al papà, nonni, a… Quella lettera mai spedita e mai ricevuta, con amore e per Amore, che diventerà  "lo scrigno d'amore ai tempi del Covid19" ".

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L’Associazione, come modo per far sentire la sua vicinanza a tutti gli interessati, è disponibile a video conferenze su Skype, whatsapp, al  telefono per fornire il supporto necessario per preparare gli elaborati da mandare al concorso. Mettendosi in contatto con “Cercando Fabrizio e…”, inoltre, sarà anche possibile leggere qualche breve racconto delle edizioni precedenti.

I DATI DEGLI SCOMPARSI IN ITALIA: Secondo il dato più aggiornato contenuto nella relazione del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, in Italia, dal 1° gennaio 1974 al 31 dicembre 2019, sono 61.036  le persone italiane e straniere ancora da rintracciare e 2665 sono i cadaveri senza nome che giacciono negli obitori, di cui 1747 connessi al fenomeno migratorio (dato suscettibile di aggiornamento) .

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