Proposte per il dopo Gaudio. Cuzzupi (Ugl Calabria): "Il nome del commissario venga dal territorio"

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Il segretario dell’Ugl della Calabria, Ornella Cuzzupi

"Non ci sono parole! La sceneggiata dei Commissari alla Sanità della Calabria ha superato il ridicolo lasciando spazio alle più disparate ipotesi”.

  17 novembre 2020 17:26

Ecco la dichiarazione sul caso Gaudio, del segretario regionale dell’Unione Generale del Lavoro della Calabria, Ornella Cuzzupi.

“Non è possibile - afferma - che questa terra e il suo popolo siano trattati come carne da macello e laboratorio sperimentale per strani equilibri politici che poco o nulla hanno a che vedere con i problemi da risolvere. Un Commissario che non sapeva neanche cosa firmasse, un altro durato il tempo di un video su youtube, un terzo che dopo poche ore dalla nomina si accorge di doversi trasferire a Catanzaro e quindi rifiuta (perché la moglie non vuole). Il tutto mentre la regione affonda sotto i colpi di una politica inesistente e il peso di una Sanità distrutta. Ma ci rendiamo conto di quel che succede? ”.

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Tra l’altro il segretario regionale apre alla possibilità che possano esistere logiche molto più sottili e mirate. “Non vorremmo – continua Cuzzupi – che ci trovassimo di fronte ad un incarico, quello di Gaudio, reso vano da subito, una sorta di annunciate dimissioni ad orologeria, per far spazio a personaggi politicizzati, sponsorizzati ma anche lontano anni luce dalla nostra terra. Non è il momento di cercare pubblicità o di recuperare consensi con colpi ad effetto è l’ora di salvare una regione da una catastrofe sociale che si avvicina ogni giorno di più. Stendo un velo pietoso e non mi dilungo, per amarezza profonda, sul ruolo e il peso politico dei nostri rappresentanti calabresi: non classificati e non pervenuti”.

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La segreteria regionale UGL Calabria, non potendo più assistere passivamente a quanto accade, chiede un urgente incontro con la Presidenza della Regione e i Prefetti della Calabria al fine di individuare, unitamente alle forze sociali che vorranno condividere il percorso, un nome, da indicare alla Presidenza del Consiglio quale Commissario della Sanità in Calabria. Un professionista che offra piene garanzie, a prescindere dall’appartenenza politica, e non sia calato dall’alto con il rischio di un nuovo, penoso, fallimento.

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