Proroga Decreto Calabria, ok a emendamento su stop ai pignoramenti fino a dicembre 2023

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Proroga Decreto Calabria, ok a emendamento su stop ai pignoramenti fino a dicembre 2023

In corso la discussione sulla proroga di sei mesi del Decreto Calabria

  30 novembre 2022 17:10

di GABRIELE RUBINO

E' in corso la la discussione in Assemblea al Senato per la votazione della conversione in legge della proroga di sei mesi del Decreto Calabria. In Aula sono stati approvati altri due emendamenti. Il primo ripristina il blocco delle azioni esecutive fino al 31 dicembre del 2023 (dopo la bocciatura della Corte Costituzionale). 

Banner

Il testo, suggerito dal sottosegretario alla Salute, sul blocco dei pignoramenti dovrebbe essere il seguente: "In ottemperanza alla sentenza della Corte Costituzionale n. 228 dell'11 novembre 2022, al fine di concorrere all'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, di assicurare il rispetto della direttiva europea sui tempi di pagamento e l'attuazione del piano di rientro dei disavanzi sanitari delle Regione Calabria, non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti degli enti del servizio sanitario della Regione Calabria, di cui all'articolo 19 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118. I pignoramenti e le prenotazioni a debito sulle rimesse finanziarie trasferite dalla Regione Calabria agli enti del proprio servizio sanitario regionale effettuati prima della data di entrata in vigore della legge di conversione 17 dicembre 2021, n. 215 (decreto-legge 21 ottobre 2022, n. 146), non producono effetti dalla suddetta data e non vincolano gli enti del servizio sanitario regionale (i tesorieri), i quali possono disporre, per il pagamento dei debiti, delle somme agli stessi trasferiti durante il suddetto periodo. Le disposizioni del presente comma si applicano fino al 31 dicembre 2023 e non sono riferite ai crediti risarcitori da fatto illecito e retributivi da lavoro".

Banner

 

Banner

Nella giornata di ieri invece (come anticipato da La Nuova Calabria), in commissione erano passati gli emendamenti che introducevano la possibilità per il commissario Occhiuto di poter nominare i vertici delle aziende anche con le norme ordinarie sui direttori generali e la collaborazione con la Agenzia delle Entrate.  

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner