di CARLO MIGNOLLI
"PSC e nuove forme dell'abitare. Per una città sostenibile, solidale ed inclusiva", questo il titolo dell’incontro, promosso dal Partito Democratico calabrese, che ha avuto luogo questo pomeriggio nella Biblioteca “De Nobili” di Catanzaro.
All’incontro, moderato dall’avvocato Mariachiara Chiodo, erano presenti: Pierfrancesco Majorino della segreteria nazionale del Partito Democratico, il Sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, il sindaco di Cosenza Franz Caruso, la Presidente dell'Assemblea Regionale del Pd e vicesindaco di Catanzaro Giusy lemma, il capogruppo Pd in seno al Consiglio Comunale di Catanzaro Fabio Celia, il Prof. Domenico Passerelli in qualità di urbanista ed esperto della materia e il presidente di Arci Catanzaro Rosario Bressi.
L’obiettivo di fondo dell’evento è stato quello di innescare, tra cittadini e operatori del settore, una riflessione sui temi che possono essere cruciali per lo sviluppo delle città, dunque un piano strutturale comunale che sia efficiente per la vitalità non solo del capoluogo, ma di tutte le città calabresi.
A margine dell’incontro Majorino ha dichiarato: “Le elezioni europee rappresentano un'importante opportunità per il nostro paese affinché scelga il miglior modo di partecipare all'Unione Europea, poiché abbiamo bisogno di un'Europa efficace ed equa a sostegno delle nostre città, dei nostri territori e delle nostre comunità. Oggi, in particolare, c'è un notevole interesse per le politiche che riguardano l'edilizia abitativa, le trasformazioni urbane e la qualità della vita dei cittadini, e l'amministrazione comunale sta facendo scelte utili e incoraggianti in questo senso. È importante che i comuni possano sfruttare al meglio i fondi europei e le opportunità per lo sviluppo locale e l’amministrazione comunale di Catanzaro credo che stia andando nella direzione giusta”.
In merito all’autonomia differenziata aggiunge: “È una questione che richiede una riflessione attenta. Al momento, stiamo sostenendo una forte opposizione politica a livello parlamentare e stiamo anche impegnandoci in una battaglia culturale per diffondere le nostre idee in tutto il Paese. L'autonomia differenziata, come intesa dalla destra, potrebbe aumentare i divari regionali e favorire le regioni più ricche a discapito di quelle più bisognose di interventi, come la Calabria e città come Catanzaro. Dobbiamo concentrarci su politiche che riducano le disparità regionali e garantiscano servizi pubblici di qualità, come la sanità, accessibili a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro regione di provenienza”.
Per Fiorita “Costruire una città più sostenibile e solidale richiede un impegno costante e ringrazio il nostro vice sindaco Iemma per il suo instancabile lavoro in questo percorso. Questo impegno riflette i valori di un'amministrazione di centro-sinistra e, sebbene non sia una strada facile, è quella che abbiamo scelto di seguire convinti che il nostro impegno e la nostra visione determineranno il nostro successo futuro.
Sul passaggio di Antonello Talerico a Forza Italia afferma: “Continuiamo a perseguire i nostri obiettivi amministrativi, senza fomentare polemiche politiche inutili. Dopo le elezioni europee, valuteremo attentamente il nostro operato, esaminando i risultati raggiunti e l'allineamento al nostro programma originario. Questa valutazione non sarà solo amministrativa ma anche politica, al fine di individuare coloro che condividono i nostri valori fondamentali di cambiamento, innovazione, sostenibilità e solidarietà”.
In merito alla vicenda del Ponte sullo Stretto risponde così: “Parteciperò alla manifestazione di sabato a Villa San Giovanni per esprimere la mia chiara posizione. Indipendentemente dai miei dubbi sull'opportunità dell'opera, ritengo che sia fondamentale consultare i cittadini calabresi attraverso un referendum consultivo, considerando che si tratta di un investimento strategico che influenzerà molti altri progetti futuri. La consultazione popolare è un elemento chiave della democrazia e ci permetterà di comprendere se il ponte è una priorità per i cittadini calabresi e siciliani”.
“L'esperienza della città di Reggio Calabria - sostiene il sindaco Falcomatà - è stata caratterizzata, da qualche tempo, dall'adozione di uno strumento per il cambiamento e la pianificazione urbana sostenibile, il PSC (Piano Strategico Comunale), che rappresenta un importante passo avanti. Questo strumento è mancato alla nostra città per oltre 50 anni, poiché è stato chiamato con un altro nome, Piano Regolatore, il quale purtroppo ha favorito la speculazione e i vizi degli anni '70, i cui effetti negativi sono ancora visibili oggi. Il PSC, invece, ci consente di dichiarare la fine del consumo di suolo, adottando una politica di consumo zero, e di abbracciare le nuove tecnologie innovative per la rigenerazione urbana. È uno strumento necessario per utilizzare al meglio i finanziamenti europei, che richiedono un piano urbano e la promozione della mobilità sostenibile, l'eliminazione delle barriere architettoniche, la gestione del traffico urbano e la valorizzazione delle spiagge, traducendo così la visione politica in azioni amministrative che rispondono alle esigenze dei cittadini”.
Sul momento delicato che sta attraversando la maggioranza del consiglio comunale catanzarese consiglia: “Per quanto riguarda la gestione delle maggioranze difficili, l'esperienza insegna che è importante affrontare periodicamente le sfide che si presentano. Il buon senso, la condivisione di un programma di mandato e il senso di responsabilità sono fondamentali per il successo dell'amministrazione. È importante muoversi con saggezza all'interno del contesto politico, tenendo sempre presente che il benessere della città è l'obiettivo principale”
E sul tema del presunto "partito dei sindaci di centrosinistra" conclude: “È importante sottolineare che si tratta più di una metafora che di una realtà politica. Tuttavia, è evidente che esiste una forte collaborazione tra i sindaci dei comuni capoluogo. È fondamentale comprendere che le città non possono operare in isolamento, ma devono cooperare per lo sviluppo comune della regione. Pertanto, è essenziale condividere buone pratiche e idee per favorire uno sviluppo condiviso e sostenibile.
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