PSC, Nicola Fiorita: "Il piano si concentra molto su Giovino-Germaneto ma non presenta strumenti concreti per rilanciare il centro storico di Catanzaro"

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  13 novembre 2019 22:37

Il Piano Strutturale Comunale (PSC) è stato il tema centrale di cui si è discusso durante l’incontro voluto fortemente dal consigliere comunale e leader di “Cambiavento”, Nicola Fiorita.

«Il PSC è un argomento che viene raramente discusso dall’amministrazione e quindi questo incontro vuole informare i cittadini su come è immaginato il piano che determinerà lo sviluppo della città di Catanzaro negli anni a venire» ha affermato Fiorita questo pomeriggio, durante la discussione che si è tenuta in un luogo per nulla casuale, il Caffè Imperiale, che è stato al centro dell’attenzione nei giorni scorsi per l’annuncio dei titolari di voler chiudere l’attività. «Noi vogliamo che questo luogo non solo sopravviva -continua Fiorita- ma resti quello che è: un punto di riferimento del centro storico».

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Questo è stato il secondo incontro, dopo il primo che si è svolto a Sant’Elia, del percorso di incontri previsti nei diversi quartieri della città, che mirano a spiegare ai cittadini le bozze preliminari del PSC, presentate a luglio dallo studio Dinale di Padova che ha il compito di redigere il piano. «Uno studio sicuramente professionale ed attrezzato, ma che non conosce a fondo la città, i suoi abitanti e le sue consuetudini» sostiene Fiorita, in cui si evince che Dinale associati abbia pernottato solo due notti a Catanzaro, sulla base della nota spesa pervenuta alla ragioneria del Comune, che prevede solo il rimborso spese nei limiti di 250 mila euro.

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Con l’intervento dell’ingegnere Pasquale Squillace, fornito di slide, Fiorita ha mostrato come, a suo avviso, il piano attuale si concentri sull’asse Giovino-Germaneto mentre non presenta strumenti concreti che possano far rinascere il centro storico di Catanzaro, né i quartieri a nord della città. Questo per un motivo bene preciso, secondo l'analisi di Fiorita, infatti, il PSC presentato da Dinale prevede il consumo di suolo a saldo zero che ottenere attraverso lo spostamento dei diritti edificatori già acquisiti. In questo modo l'interesse primario della riqualificazione si sposta verso nuovi insediamenti di Giovani e Germaneto, scoraggiando ogni speranza per il rilancio del centro storico.

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Una discussione che non è stata unilaterale ma che ha visto anche gli interventi di coloro che erano presenti all'incontro, cittadini interessati alla questione che hanno voluto esternare la propria opinione o chiedere chiarimenti. Nell'argomento centrale sono entrate, con spunti più o meno pertinenti, varie problematiche quali la metropolitana, i parcheggi, l'Università, i trasporti, il porto e l'Accademia di Belle Arti.

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