“Quinta Bolgia”, un altro provvedimento di annullamento. Cassazione: su Galati intercettazioni inutilizzabili

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images “Quinta Bolgia”, un altro provvedimento di annullamento. Cassazione: su Galati intercettazioni inutilizzabili

Giuseppe Galati all'esterno dell'ospedale Pugliese

  09 luglio 2019 15:11

di ANTONIO CANNONE

Ancora un provvedimento di annullamento della Corte di cassazione relativamente all'inchiesta denominata "Quinta bolgia" condotta dalla Guardia di finanza su presunti illeciti nella gestione del servizio di ambulanze dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, con particolare "ricaduta" su alcune attività svolte da ditte di Lamezia Terme. La Suprema corte ha annullato senza rinvio l'ordinanza agli arresti domiciliari emessa nel novembre dello scorso anno su richiesta della Dda di Catanzaro ed il successivo provvedimento di divieto di recarsi in Calabria emesso dal Tribunale del riesame, che è stato revocato, nei confronti dell'ex parlamentare Giuseppe Galati. E questo in seguito al ricorso dei difensori di Galati, gli avvocati Francesco Gambardella e Salvatore Cerra. La Cassasione ha motivato questa decisione definendo "inutilizzabili le intercettazioni, dal momento che sarebbe stata necessaria l'autorizzazione della Camera d'appartenenza poiché tale richiesta non è stata effettuata le intercettazioni non possono essere utilizzate". Ma non solo, gli Ermellini entrano nel merito dell'impalcatura accusatoria e definiscono "infondata l'ipotesi d'accusa Non risulta che il Galati abbia fatto nulla di più del mettere in contatto le parti interessate.  Non vi sono - per la Cassazione - elementi che consentano di andare oltre la mera congettura. La totale esclusione della gravità indiziaria per fatti penalmente rilevanti comporta l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza". Come si ricorderà, l'ex deputato lametino era stato arrestato (e posto ai domiciliari nella sua casa romana), con l'accusa di abuso d'ufficio aggravato dalle modalità mafiose, nell'ambito dell'operazione "Quinta bolgia". Per l'accusa Galati avrebbe cercato, su richiesta dell'ex consigliere comunale di Lamezia Terme Luigi Muraca e dell'impresario di pompe funebri Pietro Putrino, di favorire quest'ultimo in una gara d'appalto per il servizio di ambulanze.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner