"Raccontare Calvino": nuovo appuntamento da Spazio Coriolano Paparazzo per il ciclo "Leggere il contemporaneo"

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  16 dicembre 2024 13:12

Prosegue il ciclo di incontri allo Spazio Coriolano Paparazzo, sul Corso Mazzini di Catanzaro, intitolato Leggere il contemporaneo, a cura di Francesco Mazza. L’appuntamento di mercoledì 18 dicembre 2024, alle ore 17.00, è con il libro RACCONTARE CALVINO, edito da Rubbettino e curato da Luigi Tassoni, Milly Curcio e Monica Fekete. A spiegare i tanti aspetti interessanti di questo nuovo dialogo a Catanzaro ci penseranno due eccellenze della critica italiana ed europea, due italianisti catanzaresi, Luigi Tassoni e Milly Curcio. Il loro lavoro come co-autori e coordinatori del volume nasce da un preciso intento: stimolare i giovani e i meno giovani a leggere l’opera di uno dei grandi scrittori italiani di tutti i tempi a partire dalla curiosità che in lui costituiva una molla narrativa di primissimo interesse. Lo dimostrano bene in RACCONTARE CALVINO quando, con un team di 14 studiosi che hanno lavorato con loro, propongono altrettanti capitoli incentrati ciascuno su un libro differente di Calvino. Dunque, si va dal primo romanzo, del 1947, “Il sentiero dei nidi di ragno”, di cui ha scritto nel libro la maggiore italianista ungherese, Eszter Rónaky, passando per i romanzi a sfondo scientifico raccontati dal fisico Gian Italo Bischi, e dalla compianta matematica Liliana Curcio, e si arriva a un “Palomar” raccontato per noi dal maggiore italianista boemo, il praghese Jirí Pelán.

Tassoni e Curcio, autori rispettivamente del capitolo su “Le città invisibili” e di quello su “Gli amori difficili”, incontreranno il pubblico presente e i giovani che provengono dalle scuole catanzaresi avvicinandoli al mondo di Calvino, fatto di felicità inventiva e di concrete immaginazioni su tempi storici anche differenti dalla nostra contemporaneità, ma pienamente specchiati in essa. Ci spiegheranno, cioè, da grandi esperti di narrazioni contemporanee, in cosa consiste il fascino dei libri di Italo Calvino. Come dicono nella prefazione al volume, «Raccontare Calvino vuol dire guardare le cose con occhio curioso, disinibito e coinvolto, e però anche con semplicità, accuratezza e profonda attenzione. Il meno che si possa fare per raccontare Calvino è tentare di restituire ai lettori il senso di queste qualità». Cosa che Curcio e Tassoni, in dialogo con Francesco Mazza, sicuramente faranno nello Spazio Coriolano Paparazzo, dove hanno scelto di incontrare, puntualmente una volta al mese, quel pubblico interessato alle dinamiche del nostro contemporaneo.  

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