Il sindaco Gianni Papasso, chiamato in causa sul fenomeno del randagismo presente sul territorio comunale, in questo caso, con particolare riferimento a viale Magna Grecia di Sibari centro, ribadisce l’interesse e l’impegno dell’amministrazione locale, nel fronteggiare il problema, nel rispetto delle norme che lo regolamentano.
Appare evidente, che il fenomeno legato al randagismo è originato, soprattutto, da comportamenti indisciplinati, irresponsabili e superficiali di persone che pur detenendo cani, spesso li abbandonano immotivatamente. L’amministrazione comunale, ha riferito il sindaco Gianni Papasso, nel bilancio dell’ente ha previsto una cospicua posta finalizzata a combattere il problema del randagismo, per tutelare e custodire gli animali presso strutture abilitate, convenzionate con il comune. Perché, ha sottolineato il primo cittadino, l’amministrazione locale, oltre a mettere in campo iniziative di prevenzione e anche di repressione del fenomeno, ha sempre stigmatizzato e condannato taluni incresciosi episodi a danno degli “amici dell’uomo, ma che, ahimè, talvolta non si rivelano tali”, in occasione di loro avvelenamenti e di uccisioni barbare di animali, come è avvenuto di recente a Lauropoli.
Il sindaco Papasso, ha, inoltre, riferito, che da tempo il comune ha intessuto rapporti di collaborazione con alcune associazioni animaliste presenti e operanti sul territorio cassanese con proficui risultati. Da poco, ha riferito, si è proceduto all’affidamento per 122 mila euro, alla Varca Group srl, aggiudicataria della gara d’appalto per il servizio di ricovero, custodia e mantenimento dei cani randagi abbandonati sul territorio comunale, per l’anno in corso. Il primo cittadino, ha colto l’occasione per informare che sono in itinere altre iniziative finalizzate ad abbattere i costi del servizio di rifugio sanitario degli “amici a quattro zampe”, che risultano essere onerosi per l’ente. Il sindaco, oltre a disporre, per il tramite degli uffici preposti il monitoraggio continuo del territorio, ha chiesto la collaborazione dei cittadini, sia a segnalare eventuali abusi sugli animali, ma anche stati di abbandono o altro.
Da sottolineare, infine, la recente disposizione dell’Asp , che nel periodo di emergenza da Coronavirus che stiamo vivendo, vieta l’accalappiamento dei cani randagi. Servizio, che riprenderà subito dopo il ritorno alla normalità.
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