Rapinò e ferì con un coltello una prof della scuola Patari nel centro di Catanzaro: pena ridotta per Timpano (VIDEO)

di EDOARDO CORASANITI

La rapina ai danni di una professoressa della scuola Patari di Catanzaro, per i giudici della Corte d’Appello, non è più una rapina aggravata ma solo semplice. L'episodio costò anche una coltellata alla mano per la docente, aggredita all'uscita di scuola il primo febbraio 2018.

Cambia l’imputazione ma non cambia il responsabile: Giuseppe Timpano, già detenuto per altro, 35 anni. Per questo motivo, i magistrati lo hanno condannato alla pena di 3 anni e 4 mesi e 7000 euro di multa ( in primo grado è stato condannato a 4 anni e 3 mesi e 1000 euro di multa).

Ma c’è una novità processuale che gioca a favore di Timpano, il quale, grazie alla derubricazione della rapina (semplice, quindi senza più la cosiddetta “ostatività”), da oggi potrà godere delle misure alternative alla carcerazione. 

L’uomo è difeso dall’avvocato Valerio Murgano, il quale è riuscito ad ottenere lo sconto di pena e il diverso trattamento detentivo.

LA RAPINA:

E’ il primo febbraio del 2018 quando Timpano attende la professoressa all’uscita da scuola. Le strappa la borsa ma lei resiste: ne nasce una colluttazione in cui l’imputato sferra una coltellata sulla mano per farla resistere dal tentativo di portarle via la borsa.

Inizia la fuga, che passa da via Daniele a via Brussard, interrompendosi temporaneamente grazie ad un giovane che ha cercato di fermarlo. Timpano anche qui reagisce e gli tira una testata. Di lui se ne perdono le tracce fino a due settimane dopo, quando viene arrestato dalla Squadra Mobile di Catanzaro.

A facilitare le operazioni della Polizia anche le immagini delle telecamere di alcune attività commerciali che hanno ripreso l’uomo mentre cerca di liberarsi del telefono della professoressa.

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