Scrivo per tentare di contribuire a migliorare i rapporti fra ospedali ed università, due istituzioni che amo.

di NICOLA PERROTTI
Scrivo per tentare di contribuire a migliorare i rapporti fra ospedali ed università, due istituzioni che amo.
L'università è in crisi per tanti motivi. La cancellazione del ruolo a tempo indeterminato dei ricercatori ha comportato la precarizzazione dei rapporti di lavoro per i giovani interessati ad intraprendere la carriera universitaria. Solo pochi di questi precari entreranno nei ruoli dopo aver superato l’abilitazione scientifica. Ulteriore criticità, per le facoltà di medicina, deriva dal fatto che si viene abilitati per la sola competenza scientifica (pubblicazioni) e non per quella assistenziale.
D'altra parte anche la sanità ha dei problemi. Per molte regioni esiste un blocco o un rallentamento delle assunzioni che ha comportato un invecchiamento del personale sanitario, spesso gravato da impegni e responsabilità che superano le normali capacità di sopportazione.
Per diversi motivi si è creata una certa distanza tra mondo universitario e mondo ospedaliero. Mondi che dovrebbero invece essere uniti da un comune interesse per la buona assistenza e la buona cultura medica.
A mio modo di vedere la diffusione di Aziende Ospedaliero- Universitarie apre alla possibilità di una migliore collaborazione fra mondo Universitario ed Ospedaliero, con mutuo vantaggio per entrambi. Butto giù qualche idea nella speranza che qualcuno possa recepirla e, eventualmente, svilupparla.
Le aziende ospedaliero universitarie, che ospitano scuole di medicina, potrebbero avere dei dirigenti di primo livello, medici o biologi che siano anche ricercatori. Li chiamerei dirigenti ricercatori. A questo ruolo, limitato alle sole aziende ospedaliero universitarie, si dovrebbe accedere per concorso pubblico bandito dall'azienda ospedaliero universitaria, di concerto con l'università. Alle commissioni per l'accesso a questo ruolo potrebbe partecipare almeno un docente universitario della disciplina, oltre agli altri componenti tradizionali previsti per i ruoli ospedalieri. Tra i titoli potrebbe venir valutato il possesso della specializzazione nella disciplina ed anche l'eventuale percorso misto (specializzazione e dottorato) che è ora molto diffuso. Il dirigente ricercatore potrebbe avere un contratto di cinque anni, trascorsi i quali potrebbe continuare la sua carriera ospedaliera nella stessa azienda ospedaliero universitaria o in altri presidii regionali che ne facessero richiesta, oppure, se ha ottenuto l'abilitazione scientifica, passare al ruolo di associato o ordinario mediante concorsi universitari. La copertura finanziaria per questi posti di dirigente ricercatore potrebbe essere ricercata nel doppio bacino, aziendale ed universitario.
I compiti di questo dirigente ricercatore dovrebbero essere prevalentemente assistenziali e di ricerca. I compiti didattici li limiterei alla didattica integrativa, come accadeva per i ricercatori a tempo indeterminato del vecchio ordinamento universitario. Starà poi alla predisposizione ed all'interesse del singolo dirigente ricercatore dare maggiore o minore impulso agli interessi di ricerca o a quelli assistenziali.
L’attività didattica finora svolta da ricercatori precari nel mondo universitario potrebbe essere svolta grazie al coinvolgimento del personale ospedaliero nelle attività didattiche.
Infatti, secondo le disposizioni di legge, l'attivazione di ogni corso di laurea prevede la presenza di un numero minimo di professori ordinari o associati incardinati in quel corso. Il resto delle discipline può sin d'ora essere affidate per contratto e potrebbero essere dati l’affidamento a dirigenti ospedalieri di secondo livello o che comunque abbiano comprovata esperienza in quella particolare disciplina.
L'attuazione di questa idea, che limiterei alle sole aziende ospedaliero universitarie creerebbe così un ruolo di docenti universitari dipendenti del MUR (Ministero dell’Università e Ricerca) ed un ruolo parallelo di docenti ospedalieri. Questa distribuzione di incarichi consentirebbe di ridurre man mano la distanza culturale e professionale fra mondo universitario ed ospedaliero. Le figure accademiche ed ospedaliere partirebbero infatti da una base comune, quella di dirigente ricercatore, che prevede la specializzazione preferibilmente integrata con dottorato di ricerca. La carriera continuerebbe con percorsi paralleli integrati di didattica ed assistenza
Almeno per le facoltà di medicina sarebbe eliminata la piaga del precariato perché un dirigente ricercatore avrebbe davanti a sé la prospettiva di una carriera ospedaliera o universitaria.
Le aziende ospedaliere potrebbero assumere giovani dirigenti utilizzando in parte fondi universitari, che spesso sono sprecati perché il ricercatore non ottiene l'abilitazione nazionale e non entra nei ruoli universitari. I dirigenti ospedalieri esperti in alcune discipline assumerebbero compiti didattici con indubbi vantaggi per gli studenti così come per i pazienti, dal momento che la didattica attiva comporta anche un continuo aggiornamento del docente. Spero che questa idea sia considerata.
Nicola Perrotti
Nicola Perrotti è stato per oltre trenta anni professore di Patologia Generale e di Genetica Medica presso l’Ateneo di Catanzaro, dove ha ricoperto per un triennio la carica di Presidente della Scuola di Medicina, l’organismo deputato al coordinamento dei compiti assistenziali dei docenti universitari con attivazione assistenziale.
Specialista in Medicina Interna ed in Diabetologia e malattie del ricambio, all’inizio della sua carriera è stato assistente medico presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli (Na) ed ha frequentato l’Ospedale A. Cardarelli Napoli.
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797