
All’Hotel Guglielmo l’analisi di “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”: tra ritardi, contraddizioni e un appello per un cambio di passo nella gestione della Jonica
30 ottobre 2025 14:15di GUGLIELMO SCOPELLITI
All’Hotel Guglielmo, l’incontro annuale promosso dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha rimesso al centro del dibattito pubblico calabrese lo stato della Jonica, con un’analisi puntuale su cantieri, ritardi e prospettive di ammodernamento.
L’ingegnere Fabio Pugliese, presidente dell’Organizzazione, ha illustrato dati, documenti e cronoprogrammi, denunciando le contraddizioni nelle comunicazioni ufficiali di ANAS e i ritardi accumulati sul Megalotto 3, il tratto tra Sibari e Roseto Capo Spulico, definito “la più grande infrastruttura stradale attualmente in costruzione in Italia”.

“Di quest’opera siamo orgogliosi – ha affermato Pugliese – perché anche il nostro contributo è stato determinante per arrivare al finanziamento completo. Ma oggi, a distanza di anni, dobbiamo dire la verità: i ritardi sono evidenti e documentati. Nel luglio 2024 ANAS sosteneva che i lavori procedevano nei tempi, ma oggi gli stessi dirigenti parlano di un anno e mezzo di slittamento. Noi già allora avevamo avvertito che i ritardi erano inevitabili, e purtroppo i fatti ci hanno dato ragione”.
Mostrando articoli e dichiarazioni ufficiali, Pugliese ha ricostruito la cronologia delle comunicazioni contraddittorie diffuse negli ultimi mesi: “A settembre 2024 ANAS negava qualsiasi ritardo, poi nell’aprile 2025 ammetteva un anno di slittamento, e a luglio gli stessi vertici parlavano di un anno e mezzo. Oggi il ritardo reale è di circa tre anni”.
Sul fronte dei nuovi lotti della Statale 106, Pugliese ha presentato un quadro dettagliato:
Sibari–Corigliano–Rossano: finanziamento complessivo di 1,2 miliardi di euro, ripartito in più fasi sui fondi di sviluppo e coesione. “Non esiste alcun definanziamento – ha precisato – le somme restano vincolate per legge e non possono essere dirottate altrove. È un grande risultato, frutto anche della nostra battaglia”. Tuttavia, ha evidenziato il rischio di aumenti dei costi e conseguenti ritardi: “Dobbiamo sperare che ANAS abbia operato bene, altrimenti serviranno nuove delibere e nuovi stanziamenti, con tempi inevitabilmente più lunghi”.
Corigliano–Rossano–Crotone: “Il progetto è ancora in fase di studio di fattibilità tecnico-economica. Il costo stimato è di 5 miliardi, ma al momento non esiste alcuna copertura finanziaria. Non ci sono soldi, e non ce ne saranno nella prossima legge di bilancio. Ci auguriamo che nel 2026 almeno uno dei tre lotti possa essere finanziato”.
Crotone–Catanzaro: “Un intervento stimato tra i 2,2 e i 3 miliardi di euro, sostenuto da un lavoro congiunto delle province e dei sindaci del territorio. È un progetto solido, partito dal basso, e speriamo che entro dicembre il CIPESS possa approvare la delibera necessaria per avviare il primo lotto”.
Il presidente ha poi ricordato il dramma quotidiano che la 106 rappresenta per chi la percorre: “La percezione dell’ANAS oggi in Calabria – ha detto – è quella di un’“associazione nazionale di assassini sulle strade”. Non è una battuta: è quello che mi ha detto un parente di una vittima. E purtroppo questa percezione si fonda sui fatti, perché da Corigliano Rossano fino a Reggio Calabria il disastro è sotto gli occhi di tutti, e chi non lo vede è solo perché non vuole vederlo”.
Con tono fermo ma misurato, Pugliese ha raccontato la tragedia avvenuta lungo una curva nel territorio di Corigliano Rossano:
“In un solo anno, in quel punto, sono morte tre persone: una donna di quarant’anni che ha lasciato due figli, un imprenditore della stessa età, anche lui padre, e un ragazzo di diciannove anni. Li abbiamo invitati a fare un sopralluogo, gli abbiamo indicato l’origine del problema e persino le soluzioni, ma non si è mosso nulla. Quella curva continua a essere una trappola mortale”.
Segui La Nuova Calabria sui social

Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019
Direttore responsabile: Enzo Cosentino
Direttore editoriale: Stefania Papaleo
Redazione centrale: Vico dell'Onda 5
88100 Catanzaro (CZ)
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Sirinfo Srl
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 3508267797