Brusca frenata dell'economia calabrese. Dopo il +2% registrato nel 2017, il Pil regionale nel 2018 ha fatto segnare un -0,3%. Come rivela il rapporto Svimez presentato oggi a Roma, la Calabria è l'unica regione italiana con il Pil in flessione. Abruzzo, Puglia e Sardegna sono state le regioni che hanno registrato il più alto tasso di crescita, rispettivamente +1,7%, +1,3% e +1,2%. Nel Molise e in Basilicata il Pil è cresciuto del +1%. In Sicilia ha segnato +0,5%. Campania a crescita zero.
Sul risultato negativo calabrese ha pesato "la performance negativa del settore agricolo (-12,1%) e dell’industria in senso stretto (-4,9%), conseguente in particolare alla performance delle public utilities. Questi dati contrastano un andamento positivo degli altri settori.
Soprattutto le costruzioni che segnano +3,8%, e anche dei servizi che registrano +0,9%. Non va bene nemmeno nel mercato del lavoro, secondo il centro studi dedicato al Mezzogiorno, i dati dei primi due trimestri dell'occupazione, nel 2019, sono negativi.
La Svimez cambia la previsione sull'impatto del Reddito di cittadinanza, stimandolo pressoché nullo. L'associazione "giudica utile il Reddito di cittadinanza ma la povertà non si combatte solo con un contributo monetario, occorre ridefinire le politiche di welfare ed estendere a tutti in egual misura i diritti di cittadinanza. Peraltro l’impatto del RdC sul mercato del lavoro è nullo, in quanto la misura, invece di richiamare persone in cerca di occupazione, le sta allontanando dal mercato del lavoro".
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