REGGIO CALABRIA "C'è la necessità di un rafforzamento di uomini e mezzi in Calabria e soprattutto a Reggio, per fronteggiare adeguatamente un fenomeno criminale, qual è la 'ndrangheta, radicata profondamente nel proprio territorio di origine e ormai ampiamente globalizzata come descritto e sancito da decine e decine di sentenze definitive". Lo ha detto il procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, incontrando i giornalisti insieme al comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe Battaglia, per commentare i risultati dell'operazione "Altanus".
"Il Governo, riunitosi due volte in Calabria, e le visite del ministro dell'Interno - ha aggiunto il magistrato - costituiscono certamente segnali significativamente positivi della volontà di dare corso ad un'azione decisa contro la 'ndrangheta, ma è altresì necessario che tale consapevolezza trovi sbocchi immediati poiché la dotazione degli organici delle forze di polizia tutte sia all'altezza della sfida. Lo Stato deve intervenire con lo stesso spirito di quanto fece in Sicilia negli anni '80 contro Cosa Nostra, incrementando il personale destinato alle investigazioni sul territorio". "Chiudo con un esempio - ha detto Bombardieri -: l'organico della squadra mobile di Reggio Calabria è oggi poco oltre le 160 unità; di converso, a Palermo, in questo momento, l'organico della squadra mobile è di ottocento unità".
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