
Michele Vallelunga, il 27enne assassinato stamani a ‘Prateria’, nel Reggino, non era solo al momento dell’agguato, ma si trovava insieme a Salvatore Oppedisano, suo futuro cognato, nonché fratello di Domenico Oppedisano, assassinato l’8 aprile del 2024. Lo ha riferito agli inquirenti lo stesso Oppedisano, il quale ha raccontato i particolari del grave fatto di sangue. Oppedisano si sarebbe accorto, qualche istante prima di Michele Vallelunga, della presenza di due persone a volto coperto apparse lungo la strada di campagna armati di fucile, ed ha fatto in tempo a lanciarsi dal mezzo agricolo su cui era dandosi alla fuga, senza essere raggiunto dalla ‘rosa’ dei pallettoni.
Salvatore Oppedisano, secondo quanto appreso, ha confermato agli inquirenti che stava recandosi a tagliare legna in un bosco di ‘Prateria’, un particolare, questo, che gli investigatori stanno attentamente valutando, tenuto conto degli interessi economici legati allo sfruttamento boschivo su cui, da tempo, si sono accese le attenzioni delle potenti cosche della ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro e del Vibonese.
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