Reggio Calabria, viene riconosciuto da un carabiniere fuori servizio: arrestato dopo un breve inseguimento

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Foto di archivio di un'automobile dei carabinieri
  27 novembre 2019 15:54

Nel corso della settimana i Carabinieri della Compagnia del capoluogo reggino hanno effettuato un servizio di controllo straordinario del territorio teso ad imprimere maggiore incisività in termini di prevenzione e repressione dei reati perpetrati nella città di Reggio Calabria. In modo particolare l’attenzione delle numerose pattuglie impiegate è stata indirizzata alla prevenzione e repressione dei reati.

In particolare, il carabinieri del “pronto intervento”  hanno arrestato , in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario, Amal Youssef, marocchino, 31enne, senza fissa dimora, celibe, disoccupato, con precedenti penali e di polizia, dovendo espiare pena residua di circa 5 anni di reclusione poiché riconosciuto colpevole dei reati di rapina in concorso e lesioni personali aggravate commessi il 3 maggio 2012 in Reggio Calabria. L’uomo era attivamente ricercato in questo centro, quando un carabiniere, libero dal servizio, lo ha avvistato  in via Nazionale S. Leo frazione Pellaro e, dopo aver avvisato i colleghi della sezione, lo seguiva a distanza fino alla frazione bocale, civico 663, dove entrava in un appartamento. Una volta arrivati i colleghi, effettuavano l’ingresso ma il ricercato accortosi della presenza dei carabinieri si dava alla fuga riuscendo a scappare attraverso una finestra. La zona era circoscritta dai militari i quali lo hanno catturato subito dopo. Il ricercato era in casa assieme a tre cittadini marocchini, rispettivamente di 43, 35 e 19 anni, i quali sono stati deferiti in stato di libertà per procurata inosservanza di pena poiché sono stati reticenti  con gli operanti  ai quali avevano negato di aver visto il predetto ricercato.

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Amal Youssef è stato quindi tratto in arrestato e termine formalità di rito, tradotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria plesso Arghillà così come disposto da autorità giudiziaria, assicurandolo finalmente alla giustizia.

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Inoltre, militari della sezione radiomobile, hanno deferito in stato di libertà per il reato di porto abusivo di arma bianca un 40 enne reggino, poiché durante un controllo del territorio è stato trovato all’interno di un marsupio in uso all’uomo, un coltello a serramanico della lunghezza 12 cm, posto sotto sequestro.

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