Si è tenuta questa mattina presso il “Castello Aragonese” di Reggio Calabria la conferenza stampa dei Carabinieri Forestali. Il Comandante regionale, Col. Giovanni Misceo ha illustrato il bilancio dell’attività dell’Arma Forestale in Calabria e Sicilia. Per l’occasione è stato anche presentato il calendario CITES 2025 del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri. Il calendario è quest’anno dedicato al continente sudamericano con le sue bellezze e vulnerabilità, rappresentato da dodici specie animali e vegetali a rischio di estinzione, tutelate dalla Convenzione di Washington, che attraverso le loro splendide immagini ci accompagneranno in un viaggio lungo un anno alla scoperta di un continente ricco di risorse naturali.
L’evento di questa mattina ha visto la presenza delle locali istituzioni civili e militari e la partecipazione di una rappresentanza degli alunni del Convitto Nazionale di Stato “T. Campanella” di Reggio Calabria.
Anche nel 2024 i Reparti della specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri di Calabria e Sicilia, hanno condotto un’azione di prevenzione e contrasto agli illeciti forestali, ambientali e agroalimentari, secondo una consolidata sinergia con i Comandi Territoriali dell’Arma, mirata a contenere le aggressioni antropiche alle risorse naturali, alla biodiversità, al paesaggio e al patrimonio forestale.
Tra i principali fattori di rischio per le matrici ambientali verso cui si riversa la strategia operativa dell’Arma Forestale, si registrano gli attacchi al territorio, gli incendi boschivi, questi ultimi tra le principali cause dell’aggravamento del dissesto idrogeologico, le diverse forme di illecita gestione dei rifiuti, tra cui le combustioni ed il traffico organizzato, gli inquinamenti ambientali, tutte fonti di alterazioni sistematiche degli habitat e degli ecosistemi naturali, di forte perturbazione per l’ambiente, il suolo, i corsi d’acqua ed i mari, con preoccupante conseguenze per la qualità della vita e la salute dei cittadini.
Complessivamente, sono stati oltre 58.000 (di cui oltre 1500 in Sicilia), i controlli eseguiti e finalizzati alla prevenzione delle citate criticità, in marcata crescita rispetto ai 52.000 circa dell’annualità 2023 (+ 12%).
A tale intenso e mirato sforzo operativo, si correla l’accertamento di oltre 1.780 reati ambientali, con 1.383 persone denunciate, numeri sostanzialmente in linea con la precedente annualità, di 585 sequestri penali, +20% rispetto al 2023, nonché di 1.936 illeciti amministrativi, per un totale di sanzioni inflitte pari a € 2.685.329, + 5 % rispetto al 2023. Significativo è stato il numero delle persone arrestate, pari a 30 (erano stati 7 nel 2023), in tema di inquinamento ambientale, gestione illecita di rifiuti e illecita gestione di piantagioni di cannabis.
Anche nella stagione 2024, 5.502 volanti verdi dei Carabinieri Forestali hanno solcato il territorio regionale calabrese nell’ambito del Servizio di Prevenzione ed Emergenza Ambientale 1515, svolto quotidianamente per il monitoraggio ed il controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree di maggior pregio naturalistico, e volto ad assicurare riscontro alle richieste di intervento formulate direttamente dagli utenti, tramite il numero verde 1515 ovvero il 112, per ogni genere di aggressione alle matrici ambientali e forestali.
Questo Servizio è stato anche capitalizzato per le finalità di controllo delle Aree Protette, quale tradizionale impegno cui l’Arma Forestale assolve ai fini della salvaguardia e conservazione della biodiversità animale e vegetale nei Parchi Nazionali, nelle Riserve dello Stato e nei territori protetti regionali, nonché nei siti della Rete Natura 2000, che rappresentano, nel loro complesso, il più ampio sistema integrato di protezione e conservazione delle risorse naturali.
Tra i Settori di intervento, primaria è stata l’attenzione rivolta alla Tutela del Territorio, dove si registra un sensibile aumento rispetto al 2023 (+35%), degli importi delle sanzioni amministrative inflitte, pari a 982.721 euro, pur con una riduzione rispetto al 2023 del numero dei reati accertati a carico di persone note
(-18%). In tale ambito operativo rientrano la prevenzione e la repressione degli illeciti in tema di utilizzazioni boschive, tagli e furti di piante, tutela del vincolo idrogeologico, polizia fluviale e pascolo. La storica dedizione della specialità forestale verso tale Settore è dettata dall’importanza che le relative norme rivestono ai fini della conservazione dell’assetto del suolo, la cui integrità è continuamente minata dalle deturpazioni che vengono poste in essere in danno dei boschi e del suolo in generale attraverso, appunto, le illecite utilizzazioni boschive ovvero i tagli abusivi o furtivi di piante, ed il mancato rispetto del vincolo idrogeologico.
Sempre finalizzata alla Tutela del Territorio, è la massiva attività che l’Arma dei Carabinieri ha condotto anche nell’anno trascorso, nel campo degli Incendi Boschivi: pur rimanendo uno dei fenomeni di maggiore criticità per la Regione, nel 2024 si è registrato un netto calo della superfice boscata percorsa dal fuoco, scesa dai 7176 ettari del 2023 ai 5833 ettari nel 2024. In tale contesto operativo, che vede il Comando Legione Carabinieri e il Comando Regione Carabinieri Forestale, parte di un Accordo di Programma stipulato con l’Ente Regione Calabria, i Reparti dei Carabinieri Forestali operanti su tutto il territorio regionale, ivi compresi i Parchi e le Riserve Naturali dello Stato, anche qui in stretta sinergia operativa con l’Arma Territoriale, hanno assicurato il proprio qualificato contributo, in particolare, in fase di prevenzione degli illeciti connessi agli incendi, attraverso uno schieramento fisso giornaliero di un numero consistente di equipaggi nelle aree di maggiore e significativo pregio naturalistico, eseguendo 2.280 controlli con un incremento del 22% rispetto all’anno 2023.
Sempre in tale settore d’intervento, giova ricordare che, in attuazione delle norme scolpite in seno all’art. 7 del D. Lgs. n.177/2016, che, come noto, ha traslato i compiti di lotta attiva agli incendi boschivi al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, l’attività dei Carabinieri Forestali in Calabria si è tradotta anche:
Preme ancora ricordare che, oltre alla attività di prevenzione, l’impegno dei Forestali è istituzionalmente diretto alla repressione degli illeciti connessi agli incendi boschivi, mediante una complessa attività di polizia giudiziaria caratterizzata dall’impiego di peculiari tecniche investigative. Nel corso della campagna estiva antincendi boschivi, è stata operativa anche la "Task Force incendi boschivi", attivata dalla Sala Operativa del Comando Generale dell'Arma su richiesta di questo Comando, per intervenire su alcuni incendi di particolare gravità che hanno interessato anche il territorio della Sicilia, al fine di elevare e rinforzare i livelli investigativi delle componenti operative presenti sul territorio boscato interessato dal fuoco.
Ed ancora, l’intensa attività posta a Tutela del Territorio è passata anche attraverso un peculiare impegno volto a prevenire e reprimere le violazioni alla normativa edilizio-urbanistica e paesaggistica, quale profonda criticità che mina il territorio regionale. Sul punto si consideri il particolare valore che il bene paesaggio, peraltro di rango costituzionale, assume per particolari ambiti della regione, da qui la particolare attenzione posta per tale obiettivo di tutela.
Tra gli altri settori di intervento, quello dei Rifiuti continua a costituire una delle fonti di maggiore preoccupazione per l’ambiente, come testimonia il numero dei reati, degli arresti e degli illeciti amministrativi accertati. In questo particolare settore, si registra una sensibile diminuzione degli illeciti amministrativi rispetto al 2023
(-43%) pur essendo state inflitte sanzioni amministrative per oltre 398.000 euro, mentre è in aumento il numero delle persone denunciate (+ del 33%), con 10 arresti.
Continuano a preoccupare, in particolare, i fenomeni di illecito smaltimento attraverso gli abbandoni e le combustioni, in particolare nelle aree urbane e periurbane, quali ad es. le fiumare, nonché le discariche abusive ed i depositi incontrollati, tutti fenomeni di particolare perturbazione per l’ambiente e la salute dei cittadini. A quanto precede si aggiungano le numerose e complesse attività d’indagine in corso a cura dei Nuclei Investigativi di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale afferenti anche i traffici illeciti organizzati, alcune delle quali si sono concluse con l’arresto di cinque persone nel reggino e tre nel catanzarese.
Al pari dei Rifiuti, particolarmente attenzionate sono state anche nel 2024 le criticità connesse ai fenomeni di Inquinamento ambientale, quali potenziali cause di gravi danni alle matrici ambientali e di squilibri per l’ecosistema. In questo Settore è aumentato l’importo delle sanzioni amministrative inflitte, pari a oltre 400.000 euro, con un notevole incremento degli illeciti amministrativi (+68%). L’attività in vaglio presenta un trend crescente di illegalità che appare, tuttavia, più agevole contrastare sul piano investigativo grazie agli strumenti normativi costituiti dai cc.dd. Ecoreati introdotti dal Legislatore nel codice penale, con particolare riferimento ai delitti di Inquinamento Ambientale e Disastro ambientale. Anche in tale contesto si colloca la piena sinergia operativa che lega i Reparti dei Carabinieri Forestali a quelli Territoriali: si citano tra tutte le Operazioni congiunte programmate dalla Legione Carabinieri Calabria, denominate “DEEP”, concernente il controllo sui depuratori, “BLACK WATER”, recante accertamenti sulla corretta gestione degli effluenti di allevamento all’interno di aziende zootecniche, e “WAVE”, avente ad oggetto i controlli sui Lidi ed i complessi turistici. In tali contesti operativi, i Carabinieri Forestali hanno assicurato il proprio contributo operativo per i profili afferenti la propria competenza in materia ambientale.
Più in generale, diverse sono state le attività investigative dei Forestali che hanno condotto al sequestro di impianti per attività di smaltimento non autorizzata di rifiuti liquidi connessa all’illecita gestione delle acque reflue anche su terreni naturali. Sul punto si registrano diffuse criticità costituite dal cattivo funzionamento e dalle forti carenze dei sistemi di depurazione, con reti di collettamento non sempre collegate a depuratori e presenza di molti allacci abusivi.
Altro classico settore di competenza della Specialità Forestale, è costituito dalla Tutela della Fauna, nel cui ambito è stato intensificato lo sforzo operativo atto a prevenire e contrastare la pratica del bracconaggio nei confronti della fauna selvatica. In questo Settore non si registrano sostanziali variazioni rispetto al 2023 sia con riferimento al numero degli illeciti amministrativi che dei reati accertati.
E quando si parla di Tutela della Fauna, non si può non evidenziare il contributo che la tradizionale “Operazione Adorno”, organizzata anche nel 2024 dal Raggruppamento Carabinieri CITES, del Comando di Vertice dei Carabinieri Forestali, assicura da anni per il costante ridimensionamento del fenomeno del bracconaggio nel territorio reggino e sullo Stretto in particolare. Ed ancora, sono sempre in primo piano le azioni condotte dai Nuclei Carabinieri CITES per il contrasto ai traffici illeciti delle specie animali e vegetali minacciate di estinzione, per il mantenimento di un elevato livello di diversità biologica. In tale ambito, anche nel 2024, diverse sono state le persone denunciate in quanto sorprese a prelevare esemplari di ghiro (glis glis) mediante l’impiego di trappole di manifattura artigianale, ben occultate all’interno di zone boscate quali habitat ideali per i mammiferi selvatici. In questi casi le denunce sono scattate per i reati di caccia con mezzi non consentiti, nonché detenzione ed uccisione di animali appartenenti a specie protetta CITES.
Sempre alta resta l’attenzione operativa assicurata dai Carabinieri Forestali per la Tutela della Flora, condotta mediante il controllo degli ecosistemi forestali, al fine di prevenire e contrastare i vari fenomeni di illegalità che interessano, ad esempio, l’immissione di legname in commercio da parte degli operatori in violazione delle norme comunitarie (Reg. EUTR) relative alla cd. dovuta diligenza, anche con riferimento alle importazioni di legname da Paesi extra UE. In questo particolare ambito settoriale, si registra un calo degli illeciti amministrativi rispetto al 2023 (- 22%), mentre sostanzialmente invariato è il numero dei reati.
Ed ancora, non di minor rilievo per l’interesse collettivo che riscuote, è il Settore della Sicurezza Agroalimentare, nel quale i Carabinieri sono impegnati nel verificare i processi di produzione e le possibili aggressioni alle risorse agroalimentari regionali. L’attività in commento è stata finalizzata, in particolare, al contrasto della contraffazione dei prodotti agroalimentari, al controllo sulla loro tracciabilità e rintracciabilità lungo tutta la filiera al fine di verificarne la corretta origine e provenienza salvaguardandone la qualità, ed alla repressione delle frodi.
Connessa al settore della Tutela della salute, si segnala un’indagine condotta dal Nucleo Investigativo di Polizia Forestale di Reggio Calabria per conto della Procura della Repubblica reggina, che ha portato all’arresto di 11 soggetti, alcuni dei quali legati alla criminalità organizzata, per la coltivazione e successiva commercializzazione di sostanze stupefacenti (nello specifico, cannabis). La normativa di settore, risalente al 2016, affidava, infatti, al Corpo forestale dello Stato prima e ai Carabinieri Forestali, dopo l’assorbimento dal 1 gennaio 2017, il compito di effettuare i necessari controlli sulle coltivazioni di canapa ai fini della determinazione quantitativa del principio attivo (THC) che, in caso di superamento della percentuale stabilita dalla legge, trasforma la canapa in sostanza stupefacente con le relative conseguenze di natura penale per i coltivatori.
Ed ancora, il Servizio Meteomont. In Calabria sono operative 6 Stazioni Meteomont ubicate tra le vette dei Parchi Nazionali di Sila, Aspromonte e Pollino che fanno parte della Rete di rilevamento Nazionale e che operano sotto il coordinamento del Centro Settore Meteomont di Avellino. Tra i compiti principali del Servizio, si registra il monitoraggio meteonivometrico della stabilità del manto nevoso e degli eventi valanghivi anche ai fini dell’allertamento del pericolo valanghe a supporto del Servizio Nazionale di Protezione Civile.
In ultimo, rientra nel Bilancio 2024, anche l’impegno dell’Arma Forestale dedicato all’educazione ambientale nelle scuole, con una diffusa serie di interventi nei plessi scolastici di Calabria e Sicilia, che hanno coinvolto circa 6.685 studenti appartenenti a 87 istituti. Sul punto, preme citare l’impegno dei Reparti Carabinieri Biodiversità, che anche nel 2024 hanno portato avanti un progetto nazionale di messa a dimora nelle scuole dell’Albero di Falcone, piante, cioè, ottenute dalla duplicazione delle talee prelevate dal Ficus magnolia che cresce nei pressi della casa del giudice assassinato dalla mafia nel 1992, e che rappresenta il simbolo dell’impegno delle Istituzioni per l’affermazione della legalità nella società. Suggello di tutte le citate iniziative è stata la celebrazione della Giornata Nazionale dell’Albero, celebrata lo scorso 21 novembre a San Luca (RC), presso il Santuario della Madonna di Polsi nell’ambito di un progetto Nazionale di Educazione Ambientale denominato, “Un Albero per il Futuro”.
Con tali iniziative il Comando Regione Carabinieri Forestale “Calabria”, intende promuovere una più diffusa adesione da parte delle nuove generazioni alla legalità ambientale, nell’ambito del consolidato e proficuo rapporto di collaborazione con il mondo della Scuola.
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