Regionale, Nesci (5stelle): "Mai in campo con il centrosinistra". Con il Pd? "Non conosco la strategia di Di Maio per la Calabria"

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Dalila Nesci

Intervista Nesci

  20 settembre 2019 16:31

di ENZO COSENTINO

Allearsi piuttosto che non farlo è, in questi giorni, il tema difficile da svolgere che impegna a tutti i livelli la nuova accoppiata di governo Pd e 5Stelle.

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Il dibattito è logorante e l’interrogativo è anche dirimente: a chi gioverebbe di più questa alleanza nella realtà calabrese che si prepara al voto delle Regionali? L’uno e l’altro soggetto politico hanno un solo punto d’attacco in comune: evitare che in Calabria  vinca il centrodestra e soprattutto evitare che passi una linea Lega.

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E nel dibattito interno al movimento pentastellato tiene alti i toni del dibattito la deputata Dalila Nesci. E il suo pensiero politico è stringente, motivato dalla voglia di portare nel prossimo governo della Regione Calabria una adeguata rappresentanza ed anche contributi di idee per tirare fuori dalle secche le popolazioni calabresi.

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Dalila Nesci ha al suo attivo quale militante di 5Stelle numerose battaglie a vocazione “sociale” sia nazionali che regionali. Alla parlamentare abbiamo rivolto alcune domande.

Onorevole Nesci, è convinta veramente che il Pd sia cambiato e anche in Calabria possa essere con l’aiuto di 5Stelle partito di governo?

“Non credo affatto che in questo momento il PD sia cambiato, tanto meno in Calabria. Il patto di Governo con il Pd a livello nazionale, così com’è stato con la Lega, non fa' derivare di per sé alleanze a livello regionale o territoriale. La lega ha sfasciato il governo alle porte della legge di bilancio e noi abbiamo sentito il dovere di trovare una soluzione per non mandare il Paese in esercizio provvisorio che avrebbe comportato il sicuro aumento per le tasse degli Italiani ed un arresto dell’economia nazionale.”

Ma di quale Pd, comunque, parliamo: quello di Zingaretti, quello di Oliverio o di quello che non esiste ancora?

“Se si riferisce al Pd Calabrese, al momento mi pare che stiano tentando di scaricare Oliverio ma non quelli che fino ad oggi hanno “tenuto il sacco” ad Oliverio. Cosa costruirà il Pd del futuro non glielo so dire, prima di tutto guardo in “casa mia” ed è già da molto tempo che alimento il dibattito interno sulle prossime elezioni regionali. Ricordo che non avendo alcun consigliere regionale del M5S siamo comunque riusciti ad essere l’unica vera opposizione ad Oliverio ed anche al centro-destra Calabrese, mi riferisco soprattuto alle battaglie per la sanità e la tutela dell'ambiente.”

Centrosinistra in affanno, centrodestra di più o di meno (dipende se la Lega crede ancora a “uniti si vince”) allora potrebbe essere il suo Movimento a far man bassa di voti alle prossime regionali.

“Intanto a mio avviso nessun politico o rappresentante delle Istituzioni dovrebbe mai credere di essere detentore di voti propri: il voto è libero e segreto, prima di tutto dovremmo far comprendere l'importanza di recarsi alle urne. So che alle ultime elezioni politiche ed europee, la maggioranza dei calabresi che sono andati a votare ci hanno riconfermato la loro fiducia: siamo la prima forza politica. Io sento una grande responsabilità e per questo sto dando il massimo fino a rendermi disponibile per la candidatura alla Presidenza della Regione. Tutti i miei sforzi ed il mio lavoro nel M5S è stato profuso per ottenere diritti e risultati a favore della mia regione, non ho mai fatto calcoli opportunistici o politica di condominio.”

Onorevole facciamo una ipotesi. Il Pd -non quello di Oliverio, s’intende- vi propone un accordo elettorale in Calabria ma nell’ambito del centro sinistra, 5Stelle si allinea?

“Non vedo alcuna opportunità né necessità nel doverci allineare al centro-sinistra che, al pari del centro-destra, in questi anni ha ridotto all'osso i servizi essenziali sia a livello regionale che provinciale. Penso che il M5S già da tempo in Calabria poteva e deve ragionare sull'idea di un'accoglienza civica e farsene garante con obiettivi comuni e priorità da stabilire attraverso un processo di confronto aperto e democratico.”

Eppure la base pentastellata vorrebbe andare in piena autonomia alle elezioni regionali. Prima di decidere la ascolterete?

“Il nostro capo politico Di Maio non ha ancora svelato -a me- la sua strategia. Spero quanto prima che il confronto sia aperto fra Portavoce ed attivisti ma senza mai dimenticare che il nostro elettorato è molto ampio, trasversale e ci ha sostenuto fino ad oggi per la nostra carica rivoluzionaria. In Calabria dobbiamo individuare un candidato aderente alla nostra visione politica post-novecentesca che non è mai stata autoreferenziale né una politica di interessi personalistici. Le derive possibili sono dietro l'angolo, non abbasso la guardia su questo.”

Si può dire, senza escludere alcun soggetto politico, che il sistema politico abbia un deficit di democrazia reale e si va avanti con quella virtuale?

“Sulla democrazia interna il M5s deve ancora fare molti passi in avanti. L'esperimento virtuale come lo ha definito lei non deve essere abbandonato ma implementato con un'organizzazione territoriale seria in cui si individuino responsabilità e compiti precisi. Il 4 Ottobre il MoVimento 5 Stelle compie 10 anni di vita, siamo una forza politica che in pochissimo tempo ha bruciato molte tappe e raggiunto grandi traguardi. Bisogna consolidare questa storia e rilanciare una visione di lungo respiro altrimenti perderemo la fiducia dei cittadini che tante aspettative e speranze hanno riposto in noi.”

Candiderebbe a presidente della Regione un pentastellato?

“Sì candiderei chi si è esposto con noi in questi anni e che senta il peso dei problemi della nostra terra. So che in assenza di un'organigramma territoriale abbiamo reso complicata la partecipazione politica attiva all'interno del M5S, ma è pur vero che non ci siamo mai sottratti al dialogo con cittadini e rappresentanti delle Istituzioni ogni volta che siamo stati interpellati. Chi in questi anni ci ha osservato dall'alto in basso senza tenderci una mano in alcuna delle nostre battaglie stia alla larga. Abbiamo seminato molto in questi: adesso in Calabria è il momento della raccolta che ci dia la possibilità di assumere ruoli decisivi all'interno della Regione e di spendere le esperienze e competenze acquisite.”

 

 

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