Regionali 2025, possa essere il momento della svolta ma molto dipende da chi voterà

di ENZO COSENTINO

Elezioni regionali in Calabria. Iniziamo con un auspicio: la campagna elettorale, propedeutica al voto dei calabresi, non sia uno scontro fra “pinocchi” e “lavandaie”. Altrimenti un futuro di progresso per questa Terra resterà solo nel libro delle utopie. Una presa in giro, insomma! I calabresi, invece, hanno bisogno di certezze per recarsi, il prossimo ottobre, ai seggi per un voto convinto e secondo coscienza.

Il clima politico si va riscaldando intensamente in queste ultime ore dedicate alla chiusura delle liste dei Candidati che partiti e movimenti lanceranno nell’agone per supportare la corsa al premierato dell’europarlamentare Pasquale Tridico (5Stelle) e dell’uscente-dimissionario, Roberto Occhiuto (FI), entrambi cosentini. Non vi è dubbio che i grillini calabresi si stringeranno compatti, senza tentazioni di fughe, a  sostegno di Tridico. Meno convinto e compatto – questa è l’impressione visti anche alcuni accadimenti controversi dei giorni scorsi-  almeno sino al momento del solenne “accetto” di Tridico- fra gli altri partner dello schieramento di centro sinistra. Il PD, partito che non riesce ad affermare la sua leadership,

Segnali del centrodestra incoraggianti che tranquillizzano il presidente Roberto Occhiuto per una vittoria bis facendo così naufragare i sogni degli avversari di poter governare la Calabria.

I proclami elettorali che si leggono (e si leggeranno) sono a volte –come già detto- favole per adulti.

Al centro del dibattito elettorale il tema più affascinante è quello della sanità. E non potrebbe essere diversamente dal momento che in Calabria è quella porzione di socialità sulla quale devono essere investite tante risorse finanziarie.

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