Regionali. Callipo: "La burocrazia è troppo spesso una mafia con la penna. Libertà ai calabresi"

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Pippo Callipo a Lamezia
  04 gennaio 2020 15:15

di PAOLO CRISTOFARO

"Rimettere in ordine la Calabria, ma per dare libertà ai calabresi". Con queste parole Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione Calabria, ha aperto il suo incontro, questa mattina, a Feroleto Antico, nella sala conferenze del "T Hotel", di fronte ad una vasta platea di curiosi e sostenitori. "Sono fiducioso nella vittoria. So che in molti condividono il mio progetto, capiscono quello che voglio e che posso fare" ha detto Callipo, includendo tra i suoi interlocutori privilegiati anche Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico. Di lui ha detto: "Ha capito qual è il mio progetto e ha sposato la mia linea. Sarà in Calabria l'8 gennaio. Avremo diverse occasioni di confronto". 

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"Quello di cui parlo non è soltanto un progetto di cambiamento, anche se di cambiamento e di voglia di cambiare si parla quotidianamente in tutta la Calabria. Io propongo una vera e propria rivoluzione. Non bisogna limitarsi a cambiare, quando c'è invece un intero sistema che va stravolto" ha continuato l'imprenditore. "Per farlo bisogna partire dal rapporto con i cittadini, con i giovani. Bisogna restituire libertà ai calabresi dando risposte, dando supporto costante, mostrando apertura - anche nella Cittadella, negli uffici regionali - fornendo risposte concrete. Il sistema calabrese è spesso ostaggio di una burocrazia con troppa autonomia e troppe possibilità di decidere, discrezionalmente, come agire, ostacolando - volontariamente o meno - le attività, le idee, il lavoro, la corretta gestione. La burocrazia è troppo spesso una mafia con la penna" ha dichiarato.

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Stuzzicato da alcune domande nel merito, Callipo ha però sottolineato che "si partirà con l'intento, anche in Cittadella, di creare un clima di distensione, di dialogare, di essere aperti all'esterno e sul territorio". Il candidato ha sottolineato anche la sua volontà e disponibilità ad incontrare i sindaci della Calabria, a confrontarsi con i sindacati, con gli imprenditori, con le aziende non soltanto di grandi dimensioni, ma anche con chi investe nei paesi, nei piccoli centri con maggiori difficoltà. "Il nostro cambiamento deve partire dal cuore della Calabria, dall'interno. Deve partire dai paesi che spesso rimangono isolati, dai luoghi dove manca la comunicazione, dove mancano le giuste spinte di crescita, l'adeguato supporto al turismo, alla cultura, ai servizi per i cittadini. Poi si andrà via via verso i grandi centri e verso la costa" ha detto.

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Alle domande sul fatto di essere temuto o no negli ambienti della burocrazia, alle domande sulle promesse di cambiamento disattese da molti che lo hanno preceduto e alle domande sull'impegno che ha deciso di garantire, Callipo ha risposto: "Sono un uomo libero. Non temo le vostre domande, non credo di essere temuto, perché sono pronto a rispondere a tutti e ad intavolare dibattiti e confronti. Non ho appunti in mano, non seguo copioni. Parlo dicendo ciò che penso. Non legatemi al passato, ad altri progetti che si sono tentati da altri fronti. Guardiamo al futuro, perché ciò che non si è riusciti a fare si farà" ha detto. "A me non ha regalato niente nessuno, non ho bussato a nessuna porta. Tutto quello che ho realizzato l'ho fatto perché i professionisti che lavorano per me hanno saputo e sanno gestire le esigenze, i progetti, sanno confrontarsi con le regole e sanno come muoversi. Dobbiamo fare in modo che anche i calabresi - soprattutto i giovani - per avere lavoro e dignità non debbano bussare più a nessuna porta". 

"Non è vero che tutti i giovani professionisti fuggono. In molti vorrebbero restare qui, perché hanno famiglie, fidanzati e fidanzate, amicizie, perché amano questa terra. Ma non possiamo parlare di come  trattenere i giovani se non parliamo prima delle garanzie da dare al loro futuro, dell'occupazione certa che dobbiamo fornire ha chi ha le adeguate competenze" ha spiegato il candidato. "Per il turismo troveremo un assessore esperto del settore, per promuovere la nostra terra, creare occupazione anche in questo ambito e farlo crescere. Sarà una squadra quasi tutta tecnica, dove non ci sarà spazio per i politici e per scelte politiche fini a sé stesse" ha rimarcato.

Delicata anche la questione  della sanità, alla quale Callipo ha fatto chiari riferimenti. "I commissari dobbiamo trovarli in Calabria. Non abbiamo bisogno di gente che venga da fuori a risolvere i nostri guai, a sanare i malfunzionamenti del nostro sistema sanitario. E deve finire l'esodo dei pazienti che vanno a curarsi fuori, magari in cliniche private, perché qui vengono negati loro i diritti più essenziali. Ci avvarremo, senz'altro, dei nostri medici, dei medici calabresi per trovare soluzioni agli intoppi, per risanare la Sanità, per ricostruire gli apparati che devono garantire i diritti e i servizi ai cittadini." E' apparso insomma molto deciso e carico, Pippo Callipo, alla platea lametina di questa mattina, chiedendo fiducia, ma anche supporto per la costruzione di progetti, per la realizzazione di idee per il confronto con i cittadini.

 

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