Regionali, da Graziano altro stop alle primarie (e Oliverio). La prossima settimana riunione del centrosinistra

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Nicola Zingaretti e Mario Oliverio

editoriale

  07 settembre 2019 22:22

di ENZO COSENTINO

La situazione politica calabrese in cui si dibatte il Pd è tuttaltro che un temporale d’estate. Assume, con il passare dei giorni, aspetti più preoccupanti perché il braccio di ferro al quale “giocano” nel Partito due “correnti”: quella che fa capo al governatore Mario Oliverio e quella che le rema contro dando pieno sostegno alla volontà già espressa dalla Segreteria nazionale.

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La posta in palio è la candidatura alle prossime regionali per la presidenza. Una buona porzione di dem calabresi è schierata per la ricandidatura di Oliverio, l’altra, in minoranza, ma in sintonia con il vertice romano, vorrebbe che Oliverio si ritirasse in buon ordine nel nome della “discontinuità e del rinnovamento del Partito” rinunziando al suo proposito di restare in lizza e misurarsi nelle “primarie”. Una competizione, dunque, muscolare e il ragionamento degli oliveriani sembra essere il più corretto e in linea con le norme statutarie. Oliverio resta in corsa pronto a misurarsi nelle primarie. Contro chi? Il Partito ancora un nome non la messo in circolo. Per riservatezza tattica o perché non lo ha. Sostengono gli oliveriani: le primarie sono l’unico metodo per rendere trasparente l’operazione candidatura e anche nel caso Oliverio si ritirasse in presenza di altro candidato diverso da quello voluto da Roma e sempre alle primarie si dovrebbe far ricorso. Allora perché demonizzare questo questo metodo proprio in un momento in cui è necessaria la trasparenza?

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Il commissario regionale, Stefano Graziano “bocca della verità” della posizione della segreteria nazionale del suo Partito, proprio ieri, intervenendo alla festa democratica di Paola, ha ribadito “chiedere le primarie significa non mettere la Calabria e il Partito democratico avanti a tutto e tutti ma voler avviare ad ogni costo un percorso lacerante, che in pochi capirebbero all’esterno. Inoltre, nel documento manca completamente la parola rinnovamento, che è un processo non più rinviabile.” Nelle intenzioni di Graziano annunciata una riunione per la prossima settimana non per un tavolo del Partito ma del centrosinistra per aprire una discussione sulle “regionali”. Ma tutto lascia pensare che sarà un tavolo con antipasto piccante per via di una pre riunione che sarebbe chiesta dalla direzione provinciale di Catanzaro dove appunto risiedono gran parte degli oliveriani che puntano ad un documento da presentare al commissario regionale. E in questo frangente politico del Pd che vuole riappropiarsi della leadership del centrosinistra prende quota Leu. E un altro sospetto:che la candidatura alla presidenza per le regionali calabria possa far parte di un accordo in itinere a livello nazionale con 5Stelle cui sarebbe, comunque, lasciata via libera in cambio di un accordo per le regionali in Emila-Romagna, roccaforte del centrosinistra che rischia di naufragare dinanzi l’incalzante crescita esponenziale della Lega.

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